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Allegri alla vigilia di Juventus-Milan: “Non sarà la mia rivincita, devo ringraziare i bianconeri”

Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Milan. Il tecnico livornese, grande ex della partita, ha spiegato: “Non sarà la mia rivincita, ma una bellissima partita in cui fortunatamente mi siederò in panchina”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Milan, la partita più sentita per il tecnico livornese per via dei suoi otto anni trascorsi in bianconero. Allegri non nasconde l'emozione di giocare una sfida così importante e sentita, che sarà sicuramente ricca di emozioni e ricordi per lui. Ma Allegri cerca di concentrarsi sulla partita: "Domani sarà una bellissima partita e bisognerà essere molto bravi per passare una bella sosta". L'allenatore rossonero infatti sottolinea:

"Ogni volta che vado in panchina per me è un'emozione, perché è un divertimento e lo faccio con grande passione – spiega -. Dobbiamo essere concentrati sull'obiettivo finale". Poi Allegri spiega che per lui quella contro la Juventus non sarà assolutamente una rivincita: "Quando sono andato alla Juventus ho ringraziato il Milan e i tifosi per il periodo che avevo svolto. Ora devo ringraziare la Juventus. Sono stato fortunato a passare quattro anni al Milan, questo il Milan, e otto alla Juventus. Domani non sarà la mia rivincita, ma una bellissima partita in cui fortunatamente mi siederò in panchina". 

Allegri poi spiega l'importanza della partita e dei numeri, a lui tanto cari: "Per raggiungere l'obiettivo finale abbiamo bisogno di raggiungere un minimo di punteggio, che per il quarto posto è di solito sui 72-74 punti – ha detto -. L'importante domani è fare una bella prestazione. La Juventus pressa molto, ha sempre fatto gol e ha un attacco molto importante, oltre a una solidità difensiva. A livello emotivo sono sempre belle partite da giocare".

Sulle scelte di formazione Allegri invece non si scompone, e cerca di non dare alcuna indicazione, ma si sofferma a parlare di Leao: "Me l'hanno mandata la foto di Leao contro il Milan, sui social non ci sono, ma Leao è nelle sue mani non nelle mie. C'è un detto che dice: ‘Aiutati che Dio ti aiuta'. Lui ha bisogno della squadra e la squadra ha bisogno di lui". E chiude: "Siamo all'inizio e la Juve ha un punto meno di noi, noi non dobbiamo esaltarci perché abbiamo battuto il Napoli".

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