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Il fiasco del PSG in Champions nasce da una clamorosa distrazione: non conoscevano il regolamento

Una leggerezza di Galtier è costata al PSG l’ennesima eliminazione dalla Champions League.
A cura di Ada Cotugno
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Se avesse letto con molta attenzione il regolamento forse Christophe Galtier adesso non starebbe rimuginando sull'ennesima eliminazione dalla Champions League del PSG.

L'Europa costa ancora cara ai parigini, tornati a casa a mani vuote dopo il doppio confronto contro il Bayern Monaco. Ma senza la leggerezza commessa nell'ultima giornata della fase a gironi probabilmente adesso la storia sarebbe diversa.

Per spiegare la situazione bisogna fare un passo indietro e arrivare agli ultimi minuti della partita contro la Juventus, ultimo incontro della fase a gironi. A Torino il PSG ha portato a casa una vittoria risicata per 2-1, un risultato frutto di una prestazione leggera, sicuramente non degna di un big match europeo.

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La vittoria in ogni caso sarebbe bastata ai francesi per conquistare il primo posto nel girone e sperare in un sorteggio morbido, evitando tutti gli altri colossi presenti in prima fascia, fra i quali proprio il Bayern Monaco.

Lo scenario che si era creato nella testa di Galtier era perfetto, ma il sogno è stato interrotto interrotto dalla voce di Marco Verratti, sostituito dal mister all'88'. I centrocampista italiano, una volta seduto in panchina, si era accorto che ad Haifa il Benfica stava dilagando, mettendo a serio rischio il primato del girone del PSG.

"Cosa?! Come mai?" ha esclamato l'allenatore, ignaro di tutto ciò che stava per succedere. Il 2-1 dei parigini, abbinato al 6-1 finale della squadra portoghese, avevano portato le due squadre a pari punti nella classifica avulsa e neanche il computo degli scontri diretti (entrambi finiti 1-1) bastava per decidere chi si sarebbe classificato al primo posto.

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Ed ecco che, per la prima volta nella storia della Champions League, è servito il quarto criterio del regolamento per risolvere la disputa: in caso di arrivo a pari punti ed equilibrio nei testa a testa, la discriminante diventano i gol segnati in trasferta.

E così il Benfica con 9 centri fuori casa si è seduto in testa al girone, lasciando il PSG al secondo posto con 6 gol in trasferta, un'eventualità che Galtier non aveva minimamente calcolato.

In un video inedito si vede l'allenatore in panchina perplesso, intento a chiedere delucidazioni su un regolamento che forse non aveva letto con troppa attenzione. Sarebbe bastato spingere un po' di più nelle gare giocate lontano da Parigi per evitare questo scivolone.

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Galtier ignorava il possibile rischio, sicuro di aver messo le mani sul primo posto. Nel filmato appare spaesato: "Cos'è? Qual è la regola?", chiede al suo staff. E poi finalmente l'illuminazione: "Il gol in trasferta?!". Ormai era troppo tardi e neanche  le indicazioni concitate di Verratti indirizzate a Mbappé sono servite a cambiare il corso degli eventi.

Alla fine della partita l'allenatore è andato verso i giocatori con il volto scuro, per comunicare a tutti che si sarebbero dovuti accontentare del secondo posto. Le reazioni sconvolte dei giocatori, come quella di Donnarumma, parlano chiaro: nessuno aveva messo in conto questa possibilità.

Mentre i portoghesi hanno approfittato al massimo della situazione dando il tutto per tutto contro un avversario dalla difesa non irresistibile, il PSG è stato costretto a fare un passo indietro e affrontare il sorteggio in seconda fascia.

Senza quell'imperdonabile leggerezza commessa a Torino i parigini non avrebbero incontrato il Bayern Monaco agli ottavi di finale e probabilmente sarebbero ancora in corsa in Champions League, un rimpianto amarissimo dopo l'ennesima eliminazione.

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