Il DS Fabiani chiede a Sarri di valorizzare un calciatore, ma non gioca più nella Lazio: è surreale

Una gaffe o un lapsus, resta il fatto che tutto ci si aspetterebbe di sentire dal Direttore Sportivo di un club di calcio, soprattutto di Serie A, che chiedere al proprio allenatore di valorizzare un calciatore che non è più presente nella rosa. È esattamente quello che è successo ad Angelo Fabiani, uomo mercato e plenipotenziario per l'area sportiva della Lazio, che ha fatto il nome di Arijon Ibrahimovic come esempio dei giovani che si aspetta possano essere portati a un livello più alto da Maurizio Sarri.

La gaffe del Ds della Lazio Fabiani: "Confido nell'esperienza di Sarri per migliorare gli Ibrahimovic". Ma non c'è più
La frase surreale dell'esperto dirigente di Cerveteri è stata pronunciata durante un intervento in diretta a ‘Radio Radio'. Fabiani stava smentendo qualsiasi rottura traumatica con l'ex allenatore Marco Baroni, che ha lasciato la panchina biancoceleste dopo un finale di stagione in calo accasandosi al Torino, poi ha elogiato il suo sostituto Maurizio Sarri, tornato alla Lazio dopo le dimissioni del marzo 2024 seguenti alla sconfitta casalinga contro l'Udinese che aveva portato la squadra al nono posto in classifica.
"Sarri si è subito reso disponibile e lo devo ringraziare veramente di cuore, perché poi quando è venuto fuori il discorso dell'indice di liquidità mi ha ridato la mano per la seconda volta – ha premesso il Ds della Lazio, andando poi al punto – Confido molto nell'esperienza di Maurizio, intanto per migliorare i Provstgaard, gli Ibrahimovic e tutti questi giovani, ma soprattutto nell'illimitata esperienza che ha".

Ebbene, mentre Oliver Provstgaard, 22enne difensore danese arrivato durante l'ultima sessione di mercato invernale, è ancora alla Lazio, Arijon Ibrahimovic dal 30 giugno non è più nella rosa biancoceleste. Il 19enne centrocampista offensivo tedesco di origini kosovare e albanesi è infatti tornato al Bayern Monaco alla scadenza del prestito semestrale pattuito a gennaio, dopo essere stato di fatto ‘invisibile' (solo due presenze per lui, una in Serie A e l'altra in Coppa Italia, per soli 19 minuti complessivi). Dunque, pur con tutta la buona volontà del mondo, Sarri non potrà lavorarci per trasformarlo in un campione, almeno finché non lo dovesse rivedere a Formello…