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Il discorso mortificante di Rangnick a Cristiano Ronaldo: nessuno gli aveva mai parlato così

Ralf Rangnick non ha perso tempo per chiarire le cose con Cristiano Ronaldo che non aveva accettato il cambio in Brentford-Manchester United. Gesto e parole decise del tecnico.
A cura di Marco Beltrami
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C'erano tutte le premesse per celebrare una bella serata. Il ritorno al successo per 3-1 sul campo del Brentford e una prestazione convincente. E invece a conquistare la scena in casa Manchester United è stato soprattutto quanto accaduto a 20′ dal termine quando Ralf Rangnick ha deciso di concedere riposo a Cristiano Ronaldo, sostituendolo con Maguire. Come accaduto spesso e volentieri in passato, anche durante la sua esperienza italiana, CR7 non ha gradito come confermato dal suo plateale malumore una volta accomodatosi in panchina. Una situazione che il manager ha provato a far rientrare subito, avvicinandosi al suo giocatore più rappresentativo per chiarire il tutto. Un gesto assolutamente inedito, con il tedesco che ha confermato la sua fama di persona decisa.

Passano gli anni eppure Cristiano Ronaldo proprio non riesce a digerire il fatto di essere sostituito. Quanto accaduto in Brentford-Manchester United ha fatto discutere, anche perché i Red Devils hanno bisogno di tutto, meno che di altre polemiche o atteggiamenti divisori in uno spogliatoio che a quanto pare è tutt'altro che compatto. Considerando il risultato già in discesa, e l'entità del match sono stati tantissimi quelli che hanno manifestato perplessità sul comportamento di CR7. L'ex Chelsea e Aston Villa Townsend si è detto sorpreso: "Il più delle volte tutto ruota attorno a lui, ma non dovrebbe essere sempre così. È stato fuori luogo. Rangnick o uno dei suoi i compagni di squadra dovrebbero rimproverarlo pubblicamente dopo la partita. Questo lo ferirebbe molto di più".

Gli opinionisti ed ex calciatori si sono scatenati. Tra questi anche un ex compagno del portoghese, Rio Ferdinand che a Talk Sport ha rivelato: "La squadra vinceva 0-2 e Ronaldo cercava di segnare gol per scalare la classifica dei migliori marcatori. Il suo è stato uno spettacolo inutile. L'allenatore ha gestito bene la situazione. Ha parlato con lui e ha spiegato bene il cambio all'interno della squadra". 

A proposito di Rangnick, cosa ha detto il tecnico del Manchester United a Cristiano Ronaldo dopo la sostituzione? Il manager al contrario di tanti suoi colleghi e predecessori, ha deciso subito di mettere le cose in chiaro senza aspettare il ritorno negli spogliatoi. Il tutto per mandare anche un messaggio a tutto il gruppo. Una dimostrazione evidente del suo piglio, e del suo non scendere a compromessi nemmeno con un campionissimo come Cristiano Ronaldo. Alla stampa infatti, Rangnick ha spiegato: "Non mi aspettavo certo che mi abbracciasse dopo il cambio, non ho alcun problema con lui. Da quando son qui non ho problemi né con lui, né con nessuno. Gli ho detto che sul 2-0 dovevamo imparare la lezione del Villa Park (quando i Red Devils incassarono la rimonta, ndr). Dopo quella partita, ero arrabbiato con me stesso per non aver rinforzato la difesa. Oggi era la stessa situazione e non volevo ripetere l'errore".

In particolare Rangnick ha voluto sottolineare le gerarchie all'interno del Manchester United, con un messaggio diretto e perentorio per Cristiano Ronaldo: "Gli ho detto ‘Ascolta Cristiano, hai 36 anni e sei in ottima forma, ma quando sarai un allenatore, vedrai le cose dal punto di vista di un allenatore‘. Il mio lavoro è prendere le decisioni nel migliore interesse della squadra e del club e spero che la veda allo stesso modo". Il caso dunque è chiuso, con buona pace di CR7.

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