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Il derby di Madrid è un’onda di razzismo: la risposta di Rodrygo e Vinicius zittisce tutti

Nell’ultimo derby di Madrid, pervaso da un clima inaccettabile, è arrivata dal campo la replica perfetta dei due giocatori del Real: un autentico schiaffo in faccia ai soliti razzisti.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'ultimo derby in Liga spagnola tra Atletico e Real Madrid ha rischiato di essere rovinato dagli atteggiamenti razzisti dei tifosi Colchoneros che prima e durante il match hanno ripetutamente insultato i giocatori avversari con slogan terribili. Fuori dal Wanda Metropolitano sono scattati cori indicibili nei confronti di Vinicius, poi ripetuti dalle tribune mentre in campo, alla prima rete di Rodrygo, sono piovuti oggetti e ulteriori insulti.

Il tutto a riconferma della piaga della discriminazione raziale che pervade costantemente il mondo del pallone e che non ha lasciato esente anche un appuntamento seguitissimo e sentito come il derby di Madrid che, alla fine, ha sorriso alla squadra di Ancelotti capace di imporsi in trasferta con un primo tempo perfetto, conquistando la sesta vittoria consecutiva e restando in vetta al campionato.

Una partita che arrivava sulla scia di feroci polemiche proprio sul fronte "razzista" visto che la settimana che aveva accompagnato la stracittadina di Madrid aveva vissuto altri momenti caldissimi, al limite dell'assurdo. Il motivo? Il dibattito sterile e inutile sul modo di esultare di diversi giocatori sudamericani al momento del gol, tra cui lo stesso Vinicius, il 22enne brasiliano arrivato dal Flamengo nel 2018 e indicato sempre più come il futuro del Real. Inaccettabile per molti i "balletti" d'esultanza, interpretati dalle tifoserie avversarie come un atto provocatorio nei loro confronti.

Ma c'è stato di più, perché nei giorni precedenti al derby il dibattito è esondato, coinvolgendo anche gli studi televisivi ed opinionisti che hanno cavalcato l'onda razzista con commenti che in Spagna – ma non solo – hanno scatenato un'ondata giustificata ed infinita di disapprovazione. Il tutto a seguito dello scellerato commento di Pedro Bravo, attuale presidente dell'associazione degli agenti spagnoli, ospite a "El Chiringuito" che non ha esitato a insultare Vinicius: "Si può ballare la samba in Brasile, non qui. Qui devi rispettare i colleghi e smettere di fare la scimmia".

Parole imperdonabili, che hanno fatto scattare il disappunto generale, con il club madridista che si è subito stretto al proprio giocatore, con lo stesso canale televisivo che ha immediatamente stigmatizzato espressioni indifendibili e campioni come Pelè e Neymar che subito hanno sostenuto  Vinicius, via social. Lo stesso brasiliano ha voluto replicare, sempre a suo modo, rivendicando la volontà di festeggiare ogni gol con la su tipica esultanza, con un lungo e sentito post che aveva concluso in modo più che emblematico: "Ripeto, razzista: non smetterò mai di ballare".

Tutto ciò aveva portato all'esasperante vigilia di un derby che ha da subito toccato temperature d'allarme, sulla scia di altre dichiarazioni più che discutibili, come quelle inopportune del capitano dell'Atletico Madrid, Koke, che aveva rilasciato a ridosso del match: "Se lo farà anche al Wanda, allora è evidente che ci saranno dei problemi. È normale". Un assist perfetto per scatenare la parte peggiore del tifo colchoneros che, all'entrata dello stadio ha scandito cori razzisti proprio nei confronti del brasiliano. Un filmato divenuto subito virale sui social, ha mostrato un numero significativo di tifosi che hanno ripetuto il termine usato in Tv da Pedro Bravo, ("mono" in spagnolo "scimmia"):  "Vinícius sei una scimmia".

Un clima incandescente che si è protratto anche dentro al Wanda Metropolitano dove si sono ripetuti i classici "buuu", fischi e insulti ogni volta che Vinicius toccava la palla. Per esplodere in tutta la loro ferocia al  primo gol del Real Madrid, segnato al 18′ da Rodrygo quando dalle tribune è piovuto di tutto. Il motivo? Ovviamente il classico balletto d'esultanza, questa volta a due, con Rodrygo che ha voluto omaggiare il proprio compagno, poi accorso a festeggiare, incuranti di quanto stava avvenendo sugli spalti.

La risposta migliore che si poteva dare, e che ha zittito tutti ribadendo la ferrea volontà del giocatore, dei suoi compagni e del club madridista di perseverare nel regalare gioia ai propri tifosi, senza abbassare la testa o arretrare di un passo di fronte all'ondata razzista che è stata spazzata via nel modo più semplice e disarmante: un ballo. Che Vinicius non smetterà mai di fare.

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