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Il Covid non ferma la Premier, sfogo durissimo: “Nessun rispetto per la salute dei giocatori”

La Premier League proseguirà secondo programma nonostante i tanti casi di Covid-19 riscontrati all’interno di diversi club inglesi. La reazione a questa decisione è durissima: “Nessun rispetto per la salute dei giocatori”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La Premier League ha deciso di non sospendere il campionato dopo i tantissimi contagi da Covid-19 che hanno interessato diverse squadre inglesi. Nel corso della conferenza stampa odierna, Jordan Henderson, centrocampista del Liverpool, ha usato parole durissime nei confronti di questo provvedimento. I Reds dovranno vedersela contro il Leeds nel Boxing Day del prossimo 26 dicembre e Henderson non è assolutamente d'accordo a giocare questa partita dopo tutto ciò che sta accadendo in Inghilterra. "Non credo che le persone possano apprezzare quanto sia difficile fino a quando non lo si vede in prima persona", ha detto Henderson alla BBC Sport sulla questione del mancato rinvio della Premier a causa del Covid.

“Il calcio per noi è tutto e vogliamo poter giocare ai massimi livelli ogni volta che mettiamo piede in campo. E purtroppo in questo periodo è difficile farlo – ha aggiunto Henderson che poi ribadisce – È così da qualche anno ormai ed è stato difficile ma poi, per di più, ti prendi il ​​Covid e diventa ancora più difficile e anche peggio". Henderson si rivolge così ai massimi dirigenti della Federazione e non usa mezzi termini: "Sono preoccupato per il benessere dei giocatori e penso che nessuno lo prenda abbastanza sul serio, specialmente in questo periodo, quando c'è il Covid".

Henderson ribadisce il concetto e senza filtri: "Al momento non sento che i giocatori ottengano il rispetto che meritano". Il leader del Liverpool di Klopp ritiene dunque che il benessere dei giocatori non venga preso abbastanza sul serio soprattutto dopo l'aumento dei casi di coronavirus. La Premier League ha annunciato lunedì l'intenzione di continuare regolarmente a giocare i match già programmati nel periodo natalizio, anche se ci sono stati 90 casi confermati di coronavirus tra giocatori e personale registrati la scorsa settimana. Un'assemblea che ha coinvolto i rappresentanti di tutti e 20 i club è giunta alla decisione collettiva di portare avanti la stagione come previsto, nonostante sei delle 10 partite dello scorso fine settimana siano state sospese a causa dell'epidemia da Covid.

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