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Il calvario di Javier Pastore, non ce la fa più: “Ho dolore tutti i giorni, la testa è andata”

El flaco, oggi 34enne, s’è raccontato a cuore aperto in un’intervista. Le sue condizioni fisiche sono tali da meditare il ritiro: “Quest’estate dovrò valutare come mi sento, se posso continuare a giocare oppure no”.
A cura di Maurizio De Santis
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Javier Pastore con la maglia della Roma, indossata in carriera oltre a quella del Palermo e del Psg.
Javier Pastore con la maglia della Roma, indossata in carriera oltre a quella del Palermo e del Psg.

Javier Pastore si confessa a cuore aperto. A 34 anni, el flaco, sta per appendere le scarpette al chiodo. Non lo ha fatto ancora perché il cuore non vuole sentir ragione e spera ancora di poter giocare al calcio. E poi c'è un'operazione all'anca a cui sottoporsi: lo farà anzitutto per salute personale, guarire dai dolori che lo turbano.

Se tornerà o meno in campo è opzione che al momento proprio non riesce a immaginare. Anzi, se gli fanno la più classica delle domande sul suo futuro, l'argentino risponde con un sorriso amaro e uno sguardo a occhi bassi, che guardano davanti ma non troppo oltre. Ormai è convinto di avere un orizzonte limitato. Nell'intervista a Prime Video Sport France non usa giri di parole, non concede false illusioni ed è molto realista quando parla delle proprie condizioni di salute.

L'argentino venne ceduto dal Palermo al club francese per la somma di 42 milioni.
L'argentino venne ceduto dal Palermo al club francese per la somma di 42 milioni.

"Dovrò subire un intervento all'anca – ha raccontato alla gioralista -. Ne ho bisogno per superare i dolori e avere una qualità di vita quotidiana migliore". E tanto basta per comprendere quale sia la portata del disagio interiore e del malessere fisico che prova. L'ultima partita giocata risale a maggio dell'anno scorso: 45 minuti tra le fila del Qatar Sc contro l'Umm Salal (match della Qatar Stars League) a margine di una stagione avara di soddisfazioni, con appena 7 presenze e una rete realizzata.

Nel corso degli ultimi 3 anni il conteggio delle presenze s'è fermato a 36. Poi, più nulla. Il vuoto e la consapevolezza che il ‘tic tac' dell'orologio biologico scorre inesorabile per la sua carriera. In Argentina il tam tam di voci lo vorrebbe al Boca Juniors, ma le cose stanno in maniera diversa. Pastore potrebbe addirittura ritirarsi. Quando? S'è dato una sorta di termine entro il quale decidere, non ha molto altro tempo a disposizione per procrastinare la scelta.

"Quest’estate dovrò valutare come mi sento, se posso continuare a giocare oppure no – ha aggiunto -. Per adesso sono fermo, solo allora prenderò una decisione. Ormai convivo con il dolore che mi accompagna tutti i giorni. Anche nella vita normale, non solo quando sono in campo o gioco al calcio".

Parole che per l'ex Palermo (fu in rosanero che spiccò il volo prima di volare al Paris Saint-Germain per la cifra di 42 milioni e poi fare da comparsa alla Roma) sono esiziali. "Riprendere a giocare per me sarebbe miracoloso. La mia testa è già un po’ andata… ma non si sa mai quel che può succedere". 

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