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Il calcio rivoluzionario del Manchester City di Guardiola imbattuto da 28 partite

Il Manchester City si è portato a 65 punti in classifica. Un punteggio da record che vede la squadra di Guardiola, dopo il successo per 4-1 contro il Wolverhampton, restare imbattuta da ben 28 partite realizzando 55 gol e subendone solo 8. Il calcio rivoluzionario del tecnico catalano ha ancora una volta segnato una svolta nella storia di questo sport.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il Manchester City ha vinto 4-1 contro il Wolverhampton nel match di Premier League che si è giocato nella serata di ieri. Un successo che consente alla squadra di Guardiola di raggiungere 65 punti in classifica a 11 giornate dal termine del campionato. Lo United, che attualmente è secondo, si trova a quota 50 e deve ancora affrontare il Crystal Palace. Insomma, un vantaggio notevole da parte dei Citizens in una stagione a dir poco perfetta che i ragazzi di Pep stanno giocando in modo eccellente. Risultati, vittorie, gol e continuità, che hanno fatto entrare il Manchester City nell'Olimpo del calcio mondiale. Unica squadra a stradominare il rispettivo torneo nazionale nei maggiori cinque campionati europei.

Un dominio totale che specie in una stagione contrassegnata dalla pandemia e con tanti impegni ravvicinati, ha visto diverse big d'Europa faticare tanto per imporre il proprio strapotere. Tutto al contrario rispetto alla squadra di Guardiola che con il poker ai Wolves, considerando campionato e coppe, è imbattuto da 28 partite vincendo le ultime 21 gare e segnando la bellezza di 55 gol subendone solo 8. Numeri da fantascienza confermati anche da un altro dato sorprendente, ovvero quello relativo alle gare in cui il City è andato sotto di un gol. La squadra di Guardiola infatti non è mai stata in svantaggio nemmeno un minuto nelle ultime 19 partite. Il segreto? I movimenti in campo mostrano una macchina da gol praticamente perfetta.

I segreti del Manchester City di Guardiola

Guardiola ha dato vita ad una squadra che ragiona a memoria. Un sistema tattico che si basa sul 4-3-3 che però si modifica nel corso della partita. Il modulo iniziale diventa un 2-3-5 in fase offensiva con i terzini che fungono da protagonisti assoluti dell'azione offensiva del City. I due terzini si affiancano al mediano, ovvero Rodri, con gli altri due centrocampisti che si mettono ai lati della punta e i due esterni offensivi di partenza che invece si allargano ulteriormente. In questo modo i Citizens creano densità nella metà campo avversaria riuscendo anche a compiere una serie di passaggi capace di disorientare completamente gli avversari. Un netto predominio che anche nell'ultima gara, quella giocata ieri sera contro i Wolves, ha visto la squadra di Guardiola totalizzare la bellezza di 725 passaggi completati in 90′ contro i ‘soli' 241 degli avversari. Numeri assolutamente di un'altra categoria che hanno messo in evidenza anche l'importanza di alcuni giocatori.

Rodri, il play basso, resta il perno della manovra di squadra, capace di rimanere lì nel mezzo da inizio a fine partita, senza mutare il suo modo di giocare. A cambiare invece è il ruolo degli esterni bassi, con Cancelo, nello specifico, diventato praticamente un regista della squadra così come dimostrato anche nell'andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Borussia M'Gladbach in cui l'ex Juve servì un assist e mise il suo zampino iniziando l'azione nel secondo gol messo a segno dagli inglesi. Di fondamentale importanza sono però soprattutto gli esterni ‘altissimi' d'attacco, coloro i quali sono all'estremità dei cinque d'attacco: Foden e Sterling. Entrambi hanno il compito di bucare la difesa avversaria dalle corsie esterne costringendo la difesa avversaria ad operare un raddoppio di marcatura che di conseguenza provoca spazi d'azione enormi per gli inserimenti dei tanti giocatori del Manchester City.

Ma in caso di contropiede? Guardiola adotta una sorta di elastico. Gli otto che si sono portati tutti nella metà campo avversaria in fase offensiva, non lasceranno scoperti soli due difensori rimasti davanti ad Ederson, ma bensì rientreranno tutti. Ecco perché si spiegano i pochi gol subiti dal Manchester City e i tanti clean sheet totalizzati. Oggi il Manchester City dopo 27 partite è l'unica squadra in testa alla classifica dei 5 maggiori campionati europei con il maggior numero di punti conquistati (65) contro i 59 del Lilla in Ligue 1, i 58 dell'Atletico Madrid in Spagna, i 56 dell'Inter in Serie A e 52 del Bayern Monaco in Bundesliga (ma in Germania hanno giocato 23 gare). I Citizens rappresentano l'esempio di un calcio moderno, rivoluzionario, portato alla ribalta ancora una volta dall'uomo del tiki taka, quel Pep Guardiola che è già diventato già l'uomo che ha cambiato la storia di questo sport.

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