Il calcio e i rischi di contagio, ecco la cabina doccia che disinfetta i giocatori

Cabina disinfettante. Vi passano tutti i calciatori del Besiktas, i membri dello staff tecnico e i tesserati che hanno accesso al centro sportivo. Cos'è e come funziona? E perché la società turca s'è dotata di uno strumento del genere? Immaginate di trovarvi in aeroporto e siete in coda, dopo aver effettuato il check-in, per superare gli ultimi controlli prima dell'imbarco: passate attraverso una porta – il metal detector – che segnala se avete oggetti metallici addosso. A Istanbul, dove le squadre hanno ripreso gli allenamenti collettivi in vista della ripartenza del campionato (fissata per il 12 giugno), hanno aggiunto questo espediente al novero delle precauzioni e delle prescrizioni per garantire la tutela della salute.
Una volta imboccato il viale che conduce ai campi di allenamento, i giocatori (che indossano mascherina e guanti) si fermano qualche attimo in una sorta di doccia sanificante che vaporizza su di loro sostanze non tossiche ma igienizzanti. Una misura adottata dal club a corredo del protocollo per contrastare la diffusione dei contagi da covid-19 e, al tempo stesso, permettere alle società sportive di riprendere la loro attività dopo il blocco imposto a causa dell'emergenza sanitaria.

Il Besiktas ha pubblicato le immagini sui propri account social, mostrando quel macchinario che sembra richiamare per certi versi il "teletrasporto" di Star Trek: si entra in quella cabina alta circa due metri, illuminata da una cornice di led di colore blu e parte il "processo di disinfestazione" con la persona irrorata da prodotti sanificanti. Una specie di autolavaggio rapido dai microbi e dal virus. Lo stesso club turco ha spiegato sul sito ufficiale che la cabina è stata adottata in via esclusiva e fornita da un'azienda specifica. È la nuova dimensione del calcio che cerca, a fatica, di ricominciare e portare a termine la stagione (oltre a cercare soluzioni alternative per il futuro) nonostante la pandemia da coronavirus.