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Il Benfica denuncia le scorrettezze del Chelsea per Enzo Fernandez: “Lo stanno facendo impazzire”

I Blues hanno proposto di pagare l’intera clausola rescissoria (120 milioni di euro) ma il comportamento del Chelsea è inaccettabile per il Benfica: “Fingono di poter pagare e intanto allettano il ragazzo con trattative parallele: unamancanza di rispetto per tutti”
A cura di Alessio Pediglieri
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In questi primi giorni di calciomercato, il nome di Enzo Fernandez è rimbalzato sulle prime pagine degli addetti ai lavori, scaldando l'entusiasmo dei tifosi del Chesea il club che sarebbe pronto alla classica follia economica per ingaggiare sin da subito il campione del mondo argentino non ché il calciatore votato il miglior giovane in Qatar 2022. Ma il Benfica, proprietario del cartellino, si è messo di traverso e la trattativa che sembrava poter andare in porto, si è arenata: stando alle dichiarazioni del tecnico Roger Schmidt in conferenza stampa, per colpa del comportamento scorretto da parte dei Blues.

Dopotutto, il titolo iridato non poteva che far lievitare fin quasi all'inverosimile il prezzo di diverse stelle della ‘Scaloneta' albiceleste e il centrocampista in quota al Benfica è stato tra questi: arrivato in Portogallo nel luglio del 2022, prelevato dal River Plate per poco più di 15 milioni di euro, il 21enne di San Martin ha impressionato tutti in Qatar prendendosi la scena nella mediana di Scaloni e strappando un consenso dietro l'altro per prestazioni più che eccellenti. E così, poco dopo l'ebrezza di aver vinto il titolo mondiale, Fernandez si è visto catapultato nel bel mezzo del mercato invernale, con il Chelsea che presentato la classica offerta economica irrinunciabile al Benfica: pagamento dell'intera clausola rescissoria di 120 milioni.

Una proposta monstre, arrivata fino a 127 milioni in totale per ingolosire il club portoghese ad accettare subito, ricevendo i soldi dilazionati in rate concordate. Uno scossone che avrebbe potuto ribaltare le dinamiche e gli equilibri del calcio europeo ma che al momento ha destabilizzato solamente il giocatore, finito suo malgrado in una ‘spirale' mediatica che lo ha fagocitato e rischia di triturarlo. Una situazione più che delicata e davanti alla quale il Benfica ha provato a fare scudo chiamando in causa lo stesso tecnico Roger Schmidt che, approfittando della conferenza pre gara contro il Portimonense, è intervenuto sulla questione, provando a chiuderla: "Vogliamo che resti".

I rapporti tra Enzo Fernandez e il club hanno già rischiato di incrinarsi: le voci di mercato sempre più insistenti, il pressing dei londinesi sul giocatore, il rientro in squadra sotto tono – nella dura sconfitta contro il Braga lo scorso 30 dicembre – la "fuga" non autorizzata in Argentina per festeggiare il capodanno. Tutti elementi che Schmidt ha messo sul piatto spiegando come tutto ciò stia facendo impazzire il ragazzo: "Enzo è una bravissima persona e un giocatore fantastico. Mi piace molto, piace a tutti noi e ovviamente vogliamo che rimanga al Benfica anche se la sua situazione non è facile: ha giocato ai Mondiali, è diventato campione del mondo e ha ricevuto offerte".

Che stanno rischiando di far saltare il banco, soprattutto rovinando un talento in ascesa che è stato travolto dagli attuali eventi attorno a lui: "Ci sono molti soldi sul tavolo e in questa situazione, da giovane giocatore, quando ci pensi, c'è un po' di confusione" ha evidenziato Schmidt. A ragion veduta, perché il valore del cartellino di Fernandez si è quintuplicato nel giro di un mese, addirittura decuplicato dal suo arrivo in Portogallo. Le sirene di mercato suonano forte e lo stanno stordendo portandolo a commettere errori, come la partenza non autorizzata per l'Argentina per festeggiare il capodanno, motivo per il quale il club prenderà provvedimenti: "La scorsa settimana qualcosa non è andata per il verso giusto" ha sottolineato il tecnico del Benfica: "È partito per l'Argentina senza autorizzazione, ha saltato gli allenamenti e questo non è accettabile: ciò avrà delle conseguenze, ma non le annuncerò ora. Il punto è che non vogliamo venderlo. Nessuno in questo Club vuole venderlo".

Un diktat che deve fare i conti però con le leggi di mercato e Schmidt lo sa perfettamente: "Sappiamo che c'è una clausola nel contratto e, naturalmente, se il giocatore vuole partire e arriva qualcuno che paga la clausola, non c'è molto che possiamo fare. Lo possiamo anche perdere". Un rischio calcolato, ma che non giustifica quanto è stato creato attorno al giocatore, con Schmidt che alza la voce e punta il dito nei confronti del Chelsea: "C'è una società che vuole il nostro giocatore. Sanno che non vogliamo venderlo, ma hanno provato ad allettare il giocatore con altre trattative, pur sapendo che potranno averlo solo quando pagheranno la clausola: questo club sta mancando di rispetto a tutti noi. Inaccettabile. Stanno cercando di far impazzire il giocatore: non è un comportamento accettabile"

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