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Iervolino ha una proposta per gli arbitri in Serie A: “Il VAR di parte, tre chiamate ogni tempo”

Dopo le polemiche per gli episodi nel derby col Napoli, il presidente della Salernitana ha ribadito volontà di voler dare inizio a un’autentica rivoluzione della classe arbitrale in Italia.
A cura di Fabrizio Rinelli
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"Vorrei parlare degli interessi universali del calcio italiano". Danilo Iervolino non ci sta e chiede a gran voce un cambiamento sostanziale nel sistema arbitri iniziando dalle dimissioni del designatore Gianluca Rocchi. Il presidente della Salernitana è esploso al termine del derby campano di Napoli perso dai granata 2-1 all'ultimo respiro dopo un gol di Rrahmani. A seguito degli episodi contestati dal club del Cavalluccio, il massimo dirigente ha preso la palla al balzo per ribadire la sua volontà di voler dare inizio a un'autentica rivoluzione della classe arbitrale in Italia.

Nel corso di un'intervista a Fanpage, il presidente della Salernitana ha sottolineato la sua posizione: "Mi chiedo se sia giusto ad oggi una condizione arbitrale fatta in questo modo che valuta in una maniera di parzialità totale gli episodi – spiega -.  Il risultato nel campo determina anche i risultati economici di un'industria così importante". Iervolino spiega di avere già in mente una proposta concreta da sottoporre all'attenzione della Lega Calcio nella prossima riunione: "Il VAR di parte: un po' come l'occhio di falco".

Iervolino è diventato presidente della Salernitana dopo aver rilevato la società il 31 dicembre 2021 centrando la miracolosa salvezza a maggio 2022.
Iervolino è diventato presidente della Salernitana dopo aver rilevato la società il 31 dicembre 2021 centrando la miracolosa salvezza a maggio 2022.

Presidente, c'è chi dice che il suo sfogo dopo la partita di Napoli sia stato eccessivo. Cosa le ha dato più fastidio?
"Io posso dare un giudizio, sono parte interessata. Così come posso dire che per me un arbitro è scarso, non riesco a capire questo bavaglio dei presidenti".

Dal suo sfogo di sabato ha sentito Rocchi o qualcuno dell'AIA?
"No, ma lo farei volentieri. Io sono un uomo di confronto e se dovesse capitare un confronto con lui ribadirei che così com'è non mi piace l'industria che ha negli arbitri i soli esponenti di un giudizio che con totale parzialità determina a volte dei risultati. Così non si va da nessuna parte. Ora dobbiamo ritrovare lo spirito costruttivo di gente che ha a cuore il gioco del calcio e trovare una soluzione".

Qual è la sua proposta?
"La valutazione degli arbitri deve essere fatta da soggetti esterni a quella corporazione e l'attività dei direttori di gare deve anche passare da una tecnologia d'ausilio alle loro scelte. Su tutte la chiamata del VAR di parte: 3 durante ogni tempo potrebbe bastare così come l'occhio di falco. Ma non andare al VAR per me è troppo discrezionale e questo calcio non mi piace: lo ribadirò in tutte le sedi".

Il patron dei granata esploso dopo alcuni errori arbitrali che, a suo dire, hanno penalizzato la Salernitana contro il Napoli.
Il patron dei granata esploso dopo alcuni errori arbitrali che, a suo dire, hanno penalizzato la Salernitana contro il Napoli.

Ha avuto modo di parlare del suo sfogo anche con il presidente De Laurentiis?
"No, anche il Napoli tante volte si è lamentato. Io non voglio che il merito di gioco venga condizionato dagli episodi di arbitraggio favorevoli o sfavorevoli. È una situazione che ha raggiunto l'apice della sua incongruenza".

È successo qualcosa nella pancia del Maradona durante o dopo la partita che staff tecnico o giocatori le abbiano riportato?
"No, devo dire che ho avuto subito dopo migliaia di messaggi da amici, tifosi, giornalisti che hanno visto come me delle cose che potevano e dovevano essere valutate in modo differente. Quella dell'ammodernamento arbitrale è una mia idea già da qualche tempo e nelle ultime settimane gli episodi hanno dato un'accelerata a questa mia riflessione".

Crede che il suo messaggio sia stato recepito al meglio?
"Io non sono mai stato offensivo, mai fatto illazioni, ma ho solo detto che la classe arbitrale attuale è inadeguata. E chiedo le dimissioni di Rocchi e non penso che debbano farne un problema se io ritengo in questo momento una condizione, quella della sua sostituzione di Rocchi come un punto di partenza per iniziare la riforma degli arbitri".

Crede che a Napoli vi abbiano fatto pagare l’aggressione all’arbitro Guida negli spogliatoi dell’Arechi dopo il match con la Juve?
“Piuttosto che di questo episodio bisognerebbe parlare dell'atteggiamento dell'arbitro che non vuole rivolgere la parola a Pippo Inzaghi dopo la partita contro il Napoli. Lui ha cercato delle spiegazioni e il direttore di gara invece, avendo una superiorità morale, non gli ha rivolto la parola. Non so perché non si parli di questi episodi ma dell'epiteto di un medico della Salernitana. Da parte lesa stiamo diventando la parte che offende".

Cosa le fa pensare che non ci sia attenzione o rispetto verso la Salernitana e le altre piccole squadre?
"Tutto è opinabile. Il problema è rendere il giudizio quanto più oggettivo possibile: il nervo delle mie rimostranze è tutto qui".

La festa della Salernitana di Iervolino dopo la salvezza nella stagione 2021/2022.
La festa della Salernitana di Iervolino dopo la salvezza nella stagione 2021/2022.

Ci spieghi meglio.
"L'atteggiamento dell'arbitro che fa spostare gli equilibri di una partita sono le tirate di maglie dei difensori. Ci sono alcune partite in cui alcune squadre hanno dei difensori che appena toccano il giocatore avversario c'è fallo e ammonizione mentre per altri si sorvola. Queste cose determinano tutta la partita poiché 5-6-7 falli non fischiati spostano il baricentro di dove si gioca la palla. E in una competizione così tanto di lotta dove gli episodi la fanno da padrona, questo fa la differenza".

A questo punto quale può essere il primo passo da fare?
"A me non piace il ruolo dell'arbitro così com'è: non sono un sovversivo. Io dico esclusivamente che avendo rispetto per quel ruolo ma ancora di più per la nostra attività dovremmo convergere verso delle soluzioni che siano oggettive. Mi spiego. Se il contatto ci deve essere ben venga ma col rispetto di ambedue le parti. Noi non abbiamo chiesto altro a volte di andare a vedere meglio la situazione e di avere maggiore attenzione in tutte le partite".

Ha chiesto le dimissioni del designatore Rocchi: quanto è condivisa la sua posizione all'interno della Lega Serie A?
"Non lo so, lo vedrò a breve tra i prossimi incontri in Lega calcio. Io non ho nulla contro Rocchi ma secondo me per avere un cambiamento c'è bisogno di persone che sposino il cambiamento e non siano arroccate sulle prerogative attuali che secondo me sono sbagliate".

Qual è l'aspetto più critico della gestione di Rocchi secondo lei?
"L'atteggiamento, la gestione degli episodi e dei rapporti con le squadre e l'utilizzo del rapporto tra arbitro e VAR. Non bisogna contemplare solo gli interessi della loro corporazione".

Cosa non la convince del modo in cui viene usato il VAR in Serie A?
"Non mi convince in generale il modo di fare gli arbitri. Innanzitutto non si chiede mai scusa e questa è maleducazione. Ci hanno negato un colloquio. Bisogna anche immaginare che ci sono tanti interessi da una parte e dell'altra e quindi c'è bisogno di tanta attenzione per tutti, non solo alla Salernitana, specie nei minuti finali. È lì che noi presidenti dobbiamo alzare la voce facendoci fautori di un grande cambiamento".

Il patron dei granata chiede a gran voce una rivoluzione della classe arbitrale in Italia.
Il patron dei granata chiede a gran voce una rivoluzione della classe arbitrale in Italia.

Anche nel duello Scudetto tra Inter e Juve ci sono state accese polemiche arbitrali.
"Non parlo delle altre squadre, lungi da me aprire altri focolai. Penso che sia interesse comune fare un'importante riforma del sistema calcio ed attualizzare la condizione arbitrale anche grazie alla tecnologia che già abbiamo. Non riesco a capire chi possa essere contrario e in Lega sarò molto interessato a capire la posizione delle altre squadre".

Ha mai avuto la sensazione che arbitri e VAR fossero condizionati nel momento in cui c'era da decidere contro o a favore di una grande squadra?
"So solo dire che la maggior parte degli errori avvengono contro le medio-piccole: questo è un dato statistico".

Non ha paura che questo sfogo durissimo possa costare caro alla Salernitana nel prosieguo della stagione? Avete attaccato gli arbitri con molta durezza.
"No, questo no. Non lo penso affatto e non ho mai parlato di malafede degli arbitri e non lo farò mai. Se un giorno dovessi dire una cosa la dovrò dimostrare con prove provate. Ho solo detto che c'è un arbitraggio scarso e inadeguato e da presidente penso di poterlo dire. Non ho detto nulla che possa far intendere a illazioni del genere".

Quale sarà la sua prossima mossa per tutelare la Salernitana da una classe arbitrale, a suo dire, non all’altezza?
"Basterà capire se in Lega Calcio abbiamo la maggioranza per promuovere un tavolo tecnico aperto per ammodernare il sistema di arbitraggio italiano e già questo vuol dire aver fatto mille passi avanti. Se non avverrà vorrà dire che solo a me non sta bene e me ne farò una ragione perché le squadre il calcio lo vogliono così com'è".

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