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Iemmello e l’attrice Giulia Elettra Gorietti: “La martellavo su Instagram, mi sono presentato in hotel”

Il bomber e capitano del Catanzaro Pietro Iemmello racconta come è riuscito a conquistare la moglie, l’attrice Giulia Elettra Gorietti: “L’avevo martellata su Instagram, non mi rispondeva”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Pietro Iemmello a 33 anni è l'orgoglioso capitano del Catanzaro che si giocherà nei playoff l'ultimo posto buono per la promozione dalla Serie B alla A (i primi due sono andati a Sassuolo e Pisa, promossi direttamente nella massima categoria alla fine della stagione regolare). La squadra giallorossa disputerà il turno preliminare in casa contro il Cesena sabato 17 maggio (gara secca), poi eventualmente in semifinale troverà lo Spezia (doppia sfida con andata e ritorno), sperando di potersi poi giocare tutto in finale. Tornato nella sua città natale tre anni fa (ben 72 gol da allora), Iemmello è amatissimo dai tifosi del Catanzaro e non solo da loro: la relazione con l'attrice Giulia Elettra Gorietti è sfociata nel matrimonio e nella nascita della figlia Violante.

Pietro Iemmello e la moglie Giulia Elettra Gorietti: "La portai su uno scoglio nascosto"

Un amore folgorante quello di Iemmello, che fece di tutto per conquistare la 36enne attice romana, in precedenza legata per qualche anno ad un altro calciatore, Lorenzo De Silvestri: "Lei era in Calabria per lavoro, io in vacanza. L'avevo martellata su Instagram, non mi rispondeva, così mi sono presentato in hotel e l'ho portata su uno scoglio nascosto, con una grotta. Lì ci siamo innamorati". Il legame col cinema è peraltro molto stretto per Iemmello, non c'è solo Giulia: "Andrea Roncato è il compagno di mia suocera, è rimasto quello che vediamo nei suoi film, ha sempre la battuta pronta".

Le voci sul gioco d'azzardo: "Se giocavo a poker o a una macchinetta, che male c'era?"

‘Re Pietro' (come è soprannominato, "mi fa piacere, ma a volte me ne vergogno un po'") oggi è esattamente dove aveva sognato di essere, a segnare gol per il suo Catanzaro con la fascia di capitano al braccio, ma in passato non sono mancati i momenti difficili: "Le voci sul gioco d'azzardo a Foggia? A La Spezia dicevano che ero gay, a Foggia mi accusavano di queste cose. In realtà a Foggia era stato terribile, mi sono fidato dei dirigenti e ci ho rimesso 250mila euro. La verità è questa: se giocavo a poker o a una macchinetta, che male c'era?".

L'esultanza di Pietro Iemmello dopo aver segnato in Sampdoria-Catanzaro lo scorso novembre
L'esultanza di Pietro Iemmello dopo aver segnato in Sampdoria-Catanzaro lo scorso novembre

Un ‘Re' a Catanzaro: "Palanca resta un mito, io spero che rimanga Iemmello Pietro"

Il ritorno a casa nel gennaio del 2022 dopo un semestre (e sole due presenze) a Frosinone è stata la chiusura di un cerchio: "Ero fermo da 8 mesi, stavo male, la squadra non andava bene. I tifosi non vedevano l'ora, avevo bisogno di tempo – racconta Iemmello alla ‘Gazzetta dello Sport' – Ma sapevo che la stagione vera sarebbe stata quella dopo: così è stato. A Catanzaro ogni piccolo problema diventa gigantesco, ma era un mio sogno giocare nella squadra della mia città, della quale sono sempre stato tifoso e dove ho famiglia. Io penso a quello che posso lasciare a Catanzaro per entrare nella storia della mia città, e credo già di esserlo. Con Bkt abbiamo realizzato un campetto, c'è un murale con la faccia mia e di Palanca insieme ai bimbi che giocano. Lui resta un mito, io spero che rimanga Iemmello Pietro".

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