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Ian Wright, ex Arsenal, minacciato sul web: “Spero che il Covid ti ammazzi”

L’ex attaccante dell’Arsenal e della nazionale inglese, Ian Wright, oggi 56enne ha pubblicato i messaggi di un ‘hater’ che lo ha pesantemente minacciato sul web. “Scimmia nera, odio te e la tua famiglia” le altre frasi arrivate da un utente anonimo che poi ha cancellato il proprio profilo: “Basta porgere l’altra guancia, l’unico rimedio è la denuncia pubblica”. Dietro alle minacce, probabilmente, un ragazzino.
A cura di Alessio Pediglieri
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Ennesimo episodio da ‘hater' sui social network, questa volta denunciato da Ian Wright, ex attaccante dell'Arsenal e della nazionale inglese che ha pubblicato le minacce arrivate da un utente che gli augurato di morire per il Covid-19. Un episodio spiacevole e non isolato che il 56enne ex attaccante ha voluto mostrare a tutti per cercare di frenare la piaga dell'odio che sempre più spesso imperversa senza reali punizioni o prevenzione nel mondo dei social network.

In un tweet, Wright ha riassunto i messaggi d'odio spediti via web da un ‘leone da tastiera', un ‘hater', gli ‘odiatori seriali' che – dietro un account e un nickname falso – attaccano spesso violentemente altre persone augurando le cose peggiori: "Odio te, tua madre, tuo padre, la tua famiglia", "scimmia nera", "spero tu contragga il virus e muoia" sono solamente alcune delle frasi che l'ex giocatore ha deciso di pubblicare per condannare la vicenda, con un retrogusto condito dall'immancabile razzismo. L'utente anonimo, di fronte alla presa di posizione, pubblica, da parte di Wright ha immediatamente cancellato i post e sospeso il proprio account ma non è servito a molto.

"Se qualcuno dicesse le stesse cose in pubblico, probabilmente finirebbe in prigione, com'è giusto che sia. Basta porgere l'altra guancia davanti a simili atteggiamenti" ha spiegato Ian Wright al ‘Daily Mail' puntando l'indice sulla sfera dell'odio e del razzismo che da troppo tempo imperversa sul web: "So che dovrei andare oltre, ma chi ha scritto questo è un ragazzo ed è ciò che è terrificante: non credo ci possa essere rimedio perché sui social è facile trovare qualcuno, offenderlo pesantemente ed essere impunito". La soluzione? Per Wright è solo una, l'educazione: "La formazione è l'unica arma che abbiamo da poter esercitare. E anche la mia denuncia fa parte di questo: mostrare per fare capire ciò che si può e non si può fare. E poi, la certezza della pena perché non accada più"

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