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Handanovic rischia grosso su Defrel: c’è contatto, ma un gesto inganna Pairetto

Gli episodi da moviola di Sassuolo-Inter. Dopo il rigore netto concesso ai padroni di casa per fallo di Skriniar su Boga, grandi proteste degli emiliani per l’uscita di Handanovic su Defrel lanciato a rete. C’è contatto fra le gambe, l’attaccante francese lamenta anche un colpo al viso. Pairetto indotto a sorvolare e non prendere provvedimenti.
A cura di Redazione Sport
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Serata impegnativa per l'arbitro Pairetto in Sassuolo-Inter, partita caratterizzata da episodi da moviola piuttosto significativi già nel primo tempo. Situazioni su cui il fischietto piemontese, fresco di promozione ad arbitro internazionale da parte dell'AIA, ha convinto solo in parte. Se ci sono pochi dubbi sul calcio di rigore assegnato ai padroni di casa per fallo di Skriniar su Boga, netto al punto da rendere timidissime le proteste dei nerazzurri, è molto più complessa la lettura dell'episodio con cui si è chiusa la prima frazione di gioco, lo scontro fuori area tra Handanovic in uscita e Defrel lanciato a rete.

La dinamica dell'azione: un retropassaggio di De Vrij innesca Defrel, che si invola verso la porta avversaria ma sbatte sul tentativo di uscita di Handanovic. L'attaccante del Sassuolo è però bravo ad anticipare l'avversario spostando il pallone. Il momento dell'incrocio è quello decisivo. Defrel e Handanovic vanno nella stessa direzione e le due traiettorie finiscono per entrare in rotta di collisione. Handanovic con una mimica plateale fa capire di non aver alcuna intenzione di ostacolare Defrel. Alza le braccia come a disinteressarsi di quello che sta accadendo attorno a lui, come a voler comunicare di non avere velleità di interrompere la corsa dell'attaccante neroverde. Defrel, da parte sua, crolla al suolo dopo l'incontro ravvicinato con Handanovic, portandosi le mani a volto per comunicare, evidentemente, di aver ricevuto un colpo al viso.

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Non c'è un replay risolutore che chiarisca senza ombra di dubbio l'esistenza e l'entità del contatto tra gomito di Handanovic e la testa di Defrel. Il contatto certo è invece quello tra il piede sinistro del primo e il ginocchio destro del secondo. Piuttosto lieve, ma comunque rilevante considerata la velocità dell'azione. Per Pairetto è tutto regolare: c'è un silent check con la sala VAR, ma il direttore di gara conferma la decisione assunta in presa diretta e non ritiene necessario neanche rivedere le immagini in una on-field review. Il suo giudizio, con ogni probabilità, è condizionato dall'atteggiamento di Handanovic, furbo ed esperto nel palesare – poco prima dell'incrocio – la volontà di non voler ostacolare Defrel. Un approccio che in assenza di un contatto eclatante con l'avversario ha indotto Pairetto a salvare il portiere nerazzurro, protagonista di un intervento al limite. E forse oltre.

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