Hakimi positivo al Coronavirus. L’Inter ora teme un piccolo focolaio

L’Inter, dopo il Genoa, è la squadra che ha subito più contagi da Covid-19. Nelle scorse settimane, quelle che hanno preceduto il derby, sono stati trovati positivi: Radu, Bastoni, Skriniar, Young, Nainggolan e Gagliardini. Il centrocampista cresciuto nell’Atalanta e l’inglese sono ancora fuori perché il loro tampone non ha ancora dato esito negativo. A poche ore dall’incontro di Champions con il Borussia Monchengladbach è arrivata la notizia della positività di Hakimi, che ha gettato in allarme tutto l’ambiente nerazzurro.
Hakimi è positivo, tutta la squadra in isolamento
L’Inter è preoccupata. Perché il difensore marocchino, risultato positivo dopo un controllo della Uefa, fino a quando non ha ricevuto la notizia è stato al fianco dei compagni di squadra. Hakimi è stato con tutto il gruppo a pranzo, e si è allenato nei giorni scorsi sempre con tutti i compagni. Va da sé che adesso si temono ulteriori contagi che possono venire fuori da successivi tamponi. Intanto tutta la squadra dopo la partita con il Borussia Monchengladbach è finita in isolamento fiduciario, ognuno lo effettua nel proprio domicilio. E sono tutti in attesa di scoprire il responso del nuovo tampone che verrà effettuato oggi. Tampone che è imposto anche dalla prassi, va fatto a 48 ore dal match di campionato (con il Genoa, sabato) se ci saranno nuovi contagiati tra i calciatori di Antonio Conte.
Solo in questa giornata di giovedì l’Inter deciderà se continuare a far osservare l’isolamento fiduciario a domicilio a tutti i componenti del gruppo squadra o se applicare la bolla, che verrebbe applicata nel medesimo modo, nel centro Suning di Appiano Gentile. L’ASL ha concesso entrambe le opzioni all’Inter. Lukaku e compagni dovranno procedere con allenamenti distanziati, quantomeno per un’altra giornata.