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Haaland spiazza Henry dopo la Champions, i ruoli si ribaltano: “Sono io che devo chiederti una cosa”

Erling Haaland durante l’intervista post finale di Champions contro l’Inter ha vissuto un momento curioso con Thierry Henry. È stato lui a fare le domande.
A cura di Marco Beltrami
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Erling Haaland non ha timbrato il cartellino del gol nella finale di Champions League vinta con il Manchester City contro l'Inter, ma ha comunque garantito un contributo prezioso tenendo sotto scacco la difesa di Inzaghi. 52 gol in 53 partite sono la fotografia della strepitosa prima annata del norvegese in Inghilterra. Su questo e altri argomenti, l'ex Borussia Dortmund era pronto a rispondere alle domande di un altro bomber eccezionale come Thierry Henry.

A CBS Sport Haaland si è ritrovato di fronte l'ex attaccante di Juventus, Barcellona e Arsenal, ma anche Richards, Carragher e Schmeichel. Quando il francese ha avuto il compito di rivolgere la prima domanda al fenomenale terminale offensivo del Manchester City. A sorpresa però Henry è stato quasi bloccato da Haaland che ha ribaltato i ruoli davanti alla telecamera. Microfono in mano, Erling ha vestito lui i panni dell'intervistatore ma con un obiettivo speciale.

Infatti il campione d'Europa con grande umiltà ha chiesto: "Se volessi darmi un consiglio, quale sarebbe?". Parole che hanno ovviamente inorgoglito e stupito Henry, che ha risposto con grande sincerità: "Ho detto in onda che in area non c'è niente che puoi imparare quello che fai non è secondo a nessuno. Ma ci sono alcune cose che puoi imparare. Il Manchester City andrebbe al quadruplo! Se tu inizierai a muoverti sulla destra come fai con la sinistra allora segnerai 100 gol a settimana". 

Haaland ha apprezzato quanto spiegato da Henry ma ha ribadito in modo deciso: "Sono d'accordo, non dimenticare che ho 22 anni. Ripensa a quando ne avevi 22. C'è così tanto che avresti potuto imparare. Da quando ho firmato dal Dortmund ad oggi c'è una grande differenza rispetto a così tante cose. Da come penso dopo le partite, come penso prima delle partite, come mi motivo, come parlo con gli altri. Fai esperienza attraverso le persone e sul campo. Sono d'accordo, posso crescere molto di più". Insomma un confronto edificante, con Haaland che sicuramente farà tesoro dei consigli di uno degli attaccanti più forti del calcio moderno.

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