Haaland riceve il premio di migliore in campo ma l’intervista diventa surreale: “Sono incazzato”

Due gol nei primi trenta minuti della partita di Champions League contro il Monaco, che portano l'attuale score stagionale già all'impressionante quota di 11 reti dopo 10 presenze e che gli hanno permesso di prendersi il premio come MVP, miglior giocatore del match. Ma Erling Haaland è apparso tutt'altro che soddisfatto e contento di come è finita la gara del Manchester City e lo ha dimostrato in una intervista quasi fuori contesto: "Non è abbastanza. Sono incazzato e credo che tutti dovrebbero esserlo".
L'intervista post gara di Haaland: "Perché sono incazzato? Non è abbastanza"
Le stigmate del campione e del vincente sono uscite allo scoperto subito dopo il 90′, con ancora negli occhi e nella testa l'incredibile pareggio arrivato su rigore concesso dal VAR che ha condannato il City ad un 2-2 in Champions indigesto per Haaland. A tal punto da fargli andare di traverso anche il premio di fine partita: "Sono incazzato, penso che tutti dovrebbero esserlo. Non è abbastanza e non do molta importanza ai miei record personali. Sono solo, come ho detto, incazzato."
Haaland spiega la propria frustrazione: "Non abbiamo vinto, ma non meritavamo di farlo"
A nulla è valso un primo tempo da favola, dove Haaland ha segnato altri due gol (già 3 in 2 partite europee in questa edizione), portando il suo record totale in Champions League a 52 gol in 50 partite. "Perché non mi sento bene? Non abbiamo vinto. Abbiamo fatto qualcosa di superfluo, sprecato nel secondo tempo. Non abbiamo giocato abbastanza bene e non meritavamo di vincere"
Haaland e il rigore: "Non l'ho riguardato non mi interessa. Ma se tiri un calcio in faccia…"
Un'analisi amara in cui Haaland coinvolge tutti, nessuno escluso per primo se stesso: "Abbiamo bisogno di più energia. Dovevamo attaccarli più duramente nel primo tempo, ma loro sono cresciuti nel secondo tempo e non credo che sia stato sufficiente quanto abbiamo fatto". Poi sul rigore contestato, dato dal VAR dove è scoppiata anche una piccola rissa innescata da Donnarumma, in un concitato finale: "Non ho più visto l'azione, non ho riguardato il rigore. Ma se dai un calcio in faccia a qualcuno sarà sempre rigore" ha tagliato corto senza entrare ulteriormente in una polemica che aveva visto lo stesso Pep Guardiola prendere posizione: "È un rigore ingiusto. Ha toccato l'avversario ma ha anche toccato la palla. Non c'era alcuna cattiva intenzione."