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Gol, giocate e tanta classe: finisce in parità la sfida tra Mbappè e Lukaku in Francia-Belgio

Il confronto tra Romelu Lukaku e Kilyan Mbappè in Francia-Belgio è finito in parità: i due campioni hanno dato spettacolo, ognuno mostrando le proprie caratteristiche migliori. Gol, dribbling, scatti, tocchi decisivi: un gol e mezzo a testa, con il belga che si è visto annullare la doppietta personale dal VAR e il francese che ha fornito anche un assist decisivo a Benzema.
A cura di Alessio Pediglieri
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Francia-Belgio era anche la sfida diretta tra due campioni di razza, Romelu Lukaku tra i Diavoli Rossi e Kilyan Mbappè tra i Galletti campioni del Mondo. Un faccia a faccia conclusosi in parità, con un gol per parte, tante giocate di classe tra forza, quantità e qualità che hanno trascinato le rispettive nazionali in una partita straordinaria per intensità e agonismo.

Ci ha messo quasi un'ora, ma alla fine Kylian Mbappè si è preso la Francia e l'ha trascinata nella semifinale di Nations League contro il Belgio. La stella francese più attesa della serata non delude, anche se stenta a trovare giocate concrete, rischiando di perdersi nello specchio vanesio di giocate troppo fini a se stesse. Se i campioni del Mondo chiudono i primi 45 minuti in svantaggio sui Diavoli rossi la colpa è anche del campione del Psg che gioca quasi da solo, deliziando il pubblico presente all'Allianz Stadium, ma con pochissima sostanza.

Accelerazioni al limite dell'umano, colpi di tacco, carezze di suola, doppi passi e dribbling stretti: Mbappè ha messo in mostra il proprio repertorio a inizio match, voglioso di dimostrare che può essere decisivo anche con la maglia della Nazionale ma i risultati non arrivano. Poi, nel secondo tempo, quando decide di mettersi a disposizione dei suoi compagni, la qualità si trasforma subito in sostanza: assist per Benzema e gol dal dischetto per la rimonta completata sul Belgio. E un gol all'85' sfiorato con una giocata sopraffina in area belga.

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Eppure, la prestazione di Mbappè, talento purissimo e cristallino, è stata alla fine bifronte. A straordinari  lampi di genio si sono alteranti blackout improvvisi in una incostanza di rendimento che ha determinato il cammino della Francia nei 90 minuti contro il Belgio. L'unico neo di un campione che altrimenti sarebbe una macchina perfetta e che il destino ha già da tempo insignito quale predestinato del calcio mondiale.

Non per nulla, la semifinale di Nations League gli ha regalato un altro record assoluto, diventando il giocatore della Francia più giovane di sempre ad aver già disputato 50 partite con i suoi 22 anni. Ancor meglio del suo compagno di nazionale, Karim Benzema che quella cifra la raggiunse solamente a 24 anni.

Dall'altra parte c'era anche il confronto con Big Rom Lukaku, alter ego di Mbappè con cui si sfidava a distanza. Il belga mette subito in campo le sue doti migliori: forza, fisico, determinazione. E vince per un tempo il faccia a faccia con la stella del Paris, anche grazie al gol che porta il Belgio sul 2-0.

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Ma il confronto finisce alla fine in parità con l'ex Inter che scompare insieme ai suoi per gran parte della ripresa, per poi avere un ultimo grandissimo acuto nel finale con una rete di prepotenza che però viene vanificata dal VAR per un millimetrico fuorigioco. Prima del ko firmato dal terzo incomodo di serata: Theo Hernandez, a segno alla sua prima con la propria nazionale.

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