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Gol del Manchester City irregolare, ma il VAR non poteva farci niente: beffa atroce per Ancelotti

Il tecnico dei blancos ha sì ragione nel contestare il controllo della palla di Bernardo Silva (la sfera era già uscita, come mostrato dalla ricostruzione in 3D) ma un particolare nello sviluppo successivo dell’azione gli dà torto e rende nullo l’intervento del mezzo tecnologico.
A cura di Maurizio De Santis
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Il controllo di Bernardo Silva è irregolare: la palla è già uscita ma il Var non può intervenire sull'azione da gol del Manchester City.
Il controllo di Bernardo Silva è irregolare: la palla è già uscita ma il Var non può intervenire sull'azione da gol del Manchester City.

Carlo Ancelotti è visibilmente contrariato, viene anche ammonito per proteste. Discute con l'arbitro Soares, con il quarto uomo Orsato, si chiede per al Var (c'era l'altro italiano, Irrati) non sia intervenuto per annullare la rete del pareggio segnata da De Bruyne. Il belga ha messo la firma in calce al risultato di 1-1 traReal Madrid e Manchester City, rinviando al ritorno in Inghilterra ogni opportunità di qualificazione in finale di Champions.

"Non voglio fare recriminazioni – dice Ancelotti nel corso delle interviste post-partita – ma credo che l'arbitraggio non sia stato né all'altezza dell'occasione né della qualità espressa dalle squadre in campo. Mi ha ammonito, ma i cartellini avrebbe dovuto darli ai calciatori che li meritavano. Poi sull'azione prima del loro pareggio c'era un calcio d'angolo netto che gli è sfuggito e forse la palla nell'azione del gol era anche uscita".

Bernardo Silva tiene in gioco la palla: è l'azione che alimenta le proteste da parte dei madrileni. Ma vane.
Bernardo Silva tiene in gioco la palla: è l'azione che alimenta le proteste da parte dei madrileni. Ma vane.

A cosa si riferisce? Chi è il calciatore che ha commesso l'irregolarità non rilevata dagli ufficiali di gara con l'aiuto del mezzo tecnologico? La risposta a questi interrogativi è una beffa atroce per l'allenatore dei blancos, che nulla può rispetto alla chiarezza del regolamento. "Non capisco perché il Var non abbia controllato – ha aggiunto l'allenatore -. L'arbitro non ha prestato attenzione a molte cose". Da studio gli fa eco anche l'ex manager dell'Arsenal, Arsene Wenger, che s'interroga sul mancato intervento di verifica dalla cabina di regia.

Ancelotti ha sì ragione nel contestare il controllo della palla di Bernardo Silva (la sfera ha già oltrepassato la linea laterale, come mostrato dalle immagini elaborate in 3D dall'emittente beIN Sports) ma un particolare gli dà torto ed è inserito nel protocollo del VAR.

C'è un limite massimo di tempo entro cui una certa decisione può essere rivista: si può tornare indietro solo fino all'inizio della APP (acronimo di attacking possession phase), ovvero fino al momento in cui, in occasione di un gol, di un episodio da rigore o DOGSO, la squadra che attacca ha conquistato il possesso del pallone e rilanciato l'azione che ha portato all'episodio contestato.

Ecco perché nell'azione che porta al pareggio del Manchester City il Var non poteva intervenire per verificare se il pallone fosse uscito dal campo di gioco: il gol di De Bruyne arriva dopo che Camavinga del Real Madrid, nel tentativo di recuperare il possesso passa e ripartire, passa la sfera Rodrygo che la perde a beneficio degli inglesi. Poco dopo, il belga batte da fuori area e fa gol al connazionale Courtois.

C'è ancora un dettaglio e fa riferimento stretto al mezzo tecnologico: l'immagine dell'emittente televisiva è stata elaborata attraverso un modello grafico che non è approvato per l'uso o disponibile per il VAR poiché esiste un certo numero di telecamere (sette) che sono puntate sulla linea di porta, ma nessuna che sia fissata sulla linea laterale.

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