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Gli insulti a Lukaku “svegliano” la Lega di Serie A: nasce la squadra contro il razzismo

Dopo l’ennesimo caso di razzismo, andato purtroppo in scena durante Cagliari-Inter, i vertici del nostro calcio hanno deciso di combattere questo vergognoso fenomeno con un’iniziativa speciale. Dal mese di ottobre, ogni squadra dovrà scegliere un testimonial che in prima persona si farà portatore dei valori del rispetto e dell’uguaglianza. Nelle scorse ore erano intanto arrivati i comunicati del Cagliari e lo sfogo social di Lukaku: “Il calcio è uno gioco che deve far felici tutti e non possiamo accettare nessuna forma di discriminazione”.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo solo due turni di campionato, il problema del razzismo negli stadi italiani è tornato a riempire la pagine dei giornali. Colpa degli ennesimi cori beceri di parte della tifoseria di Cagliari, che dopo i precedenti contro Matuidi e Moise Kean, questa volta se l'è presa con Romelu Lukaku: riempito di fischi, insulti e "buuu" in occasione del calcio di rigore concesso all'Inter. Un episodio che ha fatto reagire tempestivamente la Lega di Serie A, che ha comunicato l'introduzione di un'iniziativa speciale pensata proprio per combattere il razzismo negli stadi italiani.

La nota ufficiale della Lega di Serie A

Il Presidente della Lega Serie A, Gaetano Miccichè, e l’Amministratore Delegato, Luigi De Siervo, esprimono la ferma condanna della Lega Serie A in relazione all’episodio di razzismo che ha visto coinvolto il calciatore nerazzurro Romelu Lukaku. La Lega Serie A si è sempre schierata contro ogni forma di discriminazione ed è fortemente impegnata a contrastare un odioso fenomeno che, pur perpetrato da pochi stupidi, danneggia tutto il sistema.

Nel mese di ottobre sarà lanciata un’iniziativa, a livello nazionale e internazionale, che coinvolgerà le venti squadre di Serie A, con l’obiettivo di sensibilizzare tutte le tifoserie su una tematica così delicata e importante. Ad ogni club sarà chiesto di individuare un proprio calciatore, che entrerà a far parte della “Squadra contro il razzismo” della Lega Serie A, un testimonial che in prima persona si farà portatore dei valori del rispetto e dell’uguaglianza. Il razzismo è un problema culturale, servirà l’impegno di tutti, dagli addetti ai lavori agli appassionati, per diffondere negli stadi un modello di tifo positivo, coerente e consono ad un paese civile come l’Italia.

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La rabbia di Lukaku

A poche ore dal triste episodio della Sardegna Arena, lo stesso Romelu Lukaku aveva invitato le istituzioni a prendere posizione contro il razzismo attraverso i suoi profili social. "Molti giocatori nell'ultimo mese sono stati vittime di abusi razzisti. A me è successo ieri. Il calcio è uno gioco che deve far felici tutti e non possiamo accettare nessuna forma di discriminazione che lo possa far vergognare. Spero che tutte le Federazioni del mondo reagiscano duramente contro tutti i casi di discriminazione", ha scritto l'attaccante belga.

"Instagram, Twitter, Facebook devono lavorare meglio così come le società calcistiche perché ogni giorno si vede almeno un commento razzista sotto al post di una persona di colore – ha aggiunto l'attaccante dell'Inter – Noi lo diciamo da anni ma ancora nessuno si muove. Signore e signori, siamo nel 2019 e invece di andare avanti stiamo tornando indietro. Penso che noi giocatori dovremmo unirci per fare una dichiarazione su questo problema: dobbiamo mantenere il nostro gioco pulito e divertente per tutti".

La presa di posizione del Cagliari

Il Cagliari Calcio prende con forza le distanze dagli sparuti, ma non meno deprecabili episodi verificatisi alla Sardegna Arena in occasione di Cagliari-Inter. Il Club ribadisce una volta di più l'intenzione di individuare, isolare ed estromettere dalla propria casa gli ignoranti, anche fosse uno soltanto, che si rendono protagonisti di gesti e comportamenti deprecabili e totalmente agli antipodi dei valori che, con determinazione, il Cagliari Calcio porta avanti in ogni singola iniziativa. Quotidianamente.

Proprio Cagliari-Inter è stata, infatti, l'ennesima occasione dove ammirare il vero tifo, quello positivo e mai contro qualcuno. La nostra Curva Futura, primo settore in Italia ad essere costruito per ospitare i bambini, ha visto tanti sostenitori nerazzurri e rossoblù vivere insieme una splendida serata all'insegna della passione per il calcio.

La Società non accetta che si possa minimizzare quanto accaduto, ribadisce gli alti contenuti morali della sua gente, quella che alberga in tutti i settori dello stadio, ma respinge fermamente ogni accusa infamante e sciocchi stereotipi che non possono assolutamente essere indirizzati verso i tifosi del Cagliari e il popolo sardo.

Piena solidarietà a Romelu Lukaku e ancora più impegno per debellare una delle piaghe che affliggono il mondo del calcio e non solo. Ben sapendo, però, che la tecnologia da sola non basta, ma che l’impegno delle società necessita di un supporto reale da parte dei soggetti che operano nel mondo del calcio: dai veri tifosi agli stewards, dai media alle forze dell’ordine fino alla Lega Serie A e la FIGC. Il Cagliari Calcio vi chiede aiuto per vincere una battaglia che riguarda tutti. Nessuno escluso.

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