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Giroud sbalorditivo, il suo italiano è impeccabile dopo 3 mesi: “Mi sentivo frustrato”

Olivier Giroud è stato determinante per la rimonta e la vittoria del Milan contro il Verona. L’attaccante francese, ex Arsenal e Chelsea, ha stupito tutti anche per il modo in cui si esprime bene in italiano. Conosce a tal punto le sfumature delle parole da utilizzare il termine “frustrazione” per spiegare qual è stato finora il suo stato d’animo.
A cura di Maurizio De Santis
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La prestazione, il gol e l'intervista condotta in un italiano quasi perfetto nonostante sia in Italia da pochi mesi. Olivier Giroud sbalordisce anche davanti ai microfoni: francese, ha giocato in Inghilterra per tanti anni, è giunto al Milan e in Serie A solo nell'estate scorsa ma ha imparato subito la lingua, a esprimersi correttamente, a capire e a farsi capire. Conosce a tal punto le sfumature delle parole da utilizzare il termine "frustrazione" per spiegare qual è stato finora il suo stato d'animo.

Un dolore alla schiena, condizioni fisiche non perfette e il ritmo partita che fatica a salire di giri, il Covid come incidente di percorso ne hanno limitato il potenziale di attaccante esperto, che lotta e segna, in area fa valere muscoli e centimetri, la butta dentro quando serve. L'ex di Arsenal e Chelsea ha aperto la breccia accorciando le distanze contro il Verona. Un colpo di testa da bomber d'area di rigore ha scatenato l'urlo di San Siro e rilanciato il Milan fino a travolgere gli scaligeri, da 0-2 a 3-2.

Ho aspettato tanto il ritorno in campo – ha ammesso Giroud a DAZN -. Nel primo tempo è stato difficile entrare in partita, ci mancavano aggressività e determinazione. Ma la reazione del secondo tempo è stata molto importante.

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Campione del mondo, atleta integro e deciso a prendersi tutto anche con la casacca del ‘diavolo': a 34 anni Giroud è l'asso nella manica che i rossoneri hanno calato sul rettangolo verde per una stagione durissima, lunga e intensa per la concorrenza su più fronti, dal campionato alla Champions. Come sta il francese? Lo dice lui con molta chiarezza in lingua italiana e a gesti.

Sono al 90% e mi sento quasi libero – ha aggiunto l'attaccante transalpino -. Ho sentito troppa frustrazione nelle scorse partite. Mi sento sempre meglio. Ora ho bisogno di andare nello spogliatoio con i miei fratelli. Perché gesticolo in campo? Ho imparato a farlo… l’arbitro non mi ascolta, allora uso i gesti.

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