Giovanni Leoni al Liverpool: perché la Serie A s’è fatta portare via un altro talento

Il Liverpool ha i soldi per chiamare banco e prendere Giovanni Leoni dal Parma. Nonostante la giovane età (ha appena 18 anni) e un'esperienza davvero limitata sul grande palcoscenico (è esploso con i ducali nella scorsa stagione) nel Merseyside si sono fatti due conti, hanno pensato al futuro e non hanno perso tempo. Sono andati dritti, convinti, su ciò che ai Reds serve davvero, forti di una disponibilità finanziaria e di un appeal internazionale con la quale nessun club di Serie A è in grado di competere. Gli inglesi hanno messo le mani sul difensore centrale italiano e su Marc Guehi del Crystal Palace (che di recente ha vinto la Community Shield proprio contro la squadra di Slot), così da avere una rosa munita, robusta e pronta per una formazione che tra Premier League e coppe europee ha bisogno di risorse e ricambi.
Possibile che in Italia non ci siano stati approcci? Sì, qualcosa s'è mosso pure ma nessuna delle società come Inter (su tutte), Milan e Juventus (che avevano messo il ragazzo sotto i riflettori) s'è mai spinta oltre una manifestazione d'interesse perché è apparso subito chiaro che mettersi a tavolino a discutere avrebbe significato farlo con in mano una valigetta piena di denaro. E non con "formule di pagherò" e finanza creativa che aiutano a tirare sul prezzo. In buona sostanza – e questo ribadisce ancora una volta qual è il livello del nostro calcio – un 18enne di belle speranze non fa per noi che non siamo un Paese per giovani.

Quali sono le cifre della trattativa tra il Liverpool e il Parma. Non meno di quaranta milioni di euro, che possono essere modulati tra parte fissa (che deve essere cospicua, sembra non inferiore ai 35 milioni) e bonus legati a una serie di variabili. È questa la forbice di condizioni per avallare il trasferimento ad Anfield Road, parametri che non spaventano il Liverpool che su Leoni s'è fiondato.
Unica perplessità del calciatore: non corre forse il rischio di finire nel cono d'ombra e avere poco spazio per la concorrenza che c'è in rosa? Dubbi plausibili a corredo di un'altra opportunità: firmare per i Reds ma restare per un altro anno al Parma in prestito così da acquisire maggiore esperienza e accelerare il processo di crescita. I tabloid d'Oltremanica disegnano un'altra strategia parlando di una sorta di periodo di apprendistato al massimo di un anno sotto l'egida di Virgil van Dijk così da scalare nelle gerarchie quando, tra un anno, Konaté andrà via a parametro zero.