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Gigi Buffon eguaglia Paolo Maldini: 647 presenze in Serie A, tutti i record da numero uno

Contro la Sampdoria Gianluigi Buffon raggiunge la presenza numero 647 in Serie A della sua carriera ed eguaglia Paolo Maldini. Per il portiere classe ‘78 della Juventus dunque si avvicina l’ennesimo record in una carriera già costellata da grandi successi e numerosi riconoscimenti e che non sembra ancora giunta al capolinea.
A cura di Michele Mazzeo
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Gigi Buffon eguaglia il record di Paolo Maldini per numero di presenze in Serie A. Il portiere bianconero, infatti, complice l'assenza di Szczesny non convocato da Sarri, raggiunge il traguardo giocando titolare contro la Sampdoria. Un'opportunità che permette all'estremo difensore di agganciare in vetta alla speciale classifica lo storico capitano del Milan a quota 647 apparizioni nel massimo campionato italiano (senza considerare gli spareggi).

Trampolino Parma, consacrazione Juve: 24 anni e 647 presenze da leggenda in A

A 24 anni e un mese di distanza da quel 19 novembre 1995 in cui l’allora allenatore del Parma Nevio Scala lo fece esordire in Serie A contro il Milan, il talento carrarese classe 1978 si prende dunque uno di quei primati che aggiunge ulteriore prestigio ad una carriera già leggendaria. Una carriera che lo ha visto esplodere proprio con la formazione ducale, la stessa che a 14 anni ha trasformato quel centrocampista arrivato dal Bonascola per 15 milioni di lire in uno dei portieri più forti della storia del calcio. Una carriera che lo ha visto vincere in Europa con gli emiliani (la Coppa Uefa 1998/1999) per poi passare alla Juventus per 105 miliardi di lire diventando in quel momento il calciatore italiano nonché il portiere più costoso di sempre.

Buffon dal Mondiale alla B, dal record di scudetti al ‘cruccio' Champions

Da quel 3 luglio 2001 a oggi la carriera di Gigi Buffon, salvo la parentesi Psg della passata stagione (nella quale ha comunque vinto un campionato e una Supercoppa francese) si lega a doppio filo alle alterne fortune della Juventus e della Nazionale italiana di cui è ormai il titolare inamovibile e della quale diventerà poi il capitano dopo il ritiro di Fabio Cannavaro: 9 scudetti, 5 Coppe Italia, 6 Supercoppe italiane, un Europeo Under 21 e, ciliegina sulla torta, il Mondiale del 2006, ma anche gli scudetti revocati e la retrocessione in Serie B in seguito allo scandalo Calciopoli, quel Pallone d’Oro sfuggito per pochissimo, le tre finali di Champions League perse con Milan, Barcellona e Real Madrid, e il fallimento della non qualificazione all’ultima Coppa del Mondo.

La caccia ai primati non si ferma: Maldini solo il primo nel ‘mirino'

Successi, delusioni, trionfi e fallimenti, che dunque fin qui si sono susseguiti nella carriera del portierone bianconero che, nonostante tra un mese abbondante (il 28 gennaio prossimo) compia 42 anni e tutti i premi individuali e i record già messi in cascina (sua la striscia d’imbattibilità più lunga, il primato per clean sheet e per numero di scudetti vinti nella storia del massimo campionato italiano, solo per citarne alcuni), non sembra aver ancora nessuna intenzione di appendere i guanti al chiodo, ma anzi dimostra giorno dopo giorno di avere ancora tanta fame di vittorie e riconoscimenti. E questa sera, contro la Sampdoria, ne è arrivato un altro: il calciatore con più presenze nella storia della Serie A (al pari di un’altra leggenda italiana come Paolo Maldini). E di certo non saremmo per nulla stupiti se non dovesse essere l'ultimo.

 
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