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Gasperini si sfoga contro l’Atalanta: “È inaccettabile, mi fanno litigare con i giocatori”

Gian Piero Gasperini ha parlato al termine della gara persa dalla sua Atalanta 2-3 in rimonta contro l’Inter. Il tecnico della Dea si sfoga contro la sua società e i programmi confusi di questa stagione.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Gian Piero Gasperini ha parlato al termine della gara persa dalla sua Atalanta 2-3 in rimonta contro l'Inter. La Dea era passata in vantaggio con Lookman prima del pareggio di Dzeko, i due autogol di Mahele e Palomino e la rete dello stesso difensore centrale atalantino che sembrava potesse riaprire il match. Non è un bel momento per i bergamaschi che dopo un inizio di stagione incoraggiante ora stanno attraversando diversi problemi tangibili soprattutto con le big. "Abbiamo incontrato squadre forti e siamo usciti senza punti non sempre giustamente, oggi poteva essere diverso, anche contro il Napoli, solo a Lecce abbiamo fatto male, nel mezzo abbiamo vito con l'Empoli ma bisogna avere fiducia per il futuro".

Questo il riassunto di ciò che ha detto Gasperini ai microfoni di DAZN. A questo punto però il tecnico dell'Atalanta apre anche un altro discorso, ovvero quello relativo agli obiettivi fissati a inizio stagione. "Ambizioni Atalanta? Questo non coinvolge solo me, l'Atalanta ha avuto un gruppo di giocatori importanti e ora è un momento di transizione tra rinnovamento oppure continuare in questo modo che è un po' un mix, questa è una scelta della società più dell'allenatore e non so cosa mi chiederà come priorità di quest'anno – Gasperini dà un antipasto di ciò che poi dirà in conferenza stampa – Io ho dato tutte le strade possibili, bisogna essere insieme, la società deve indicare la strada".

Il gol del definitivo 2-3 segnando dall'Atalanta con Palomino.
Il gol del definitivo 2-3 segnando dall'Atalanta con Palomino.

Gasperini spiega cosa sia accaduto in estate il perché di questo suo duro sfogo dopo la gara contro l'Inter. "Visto il gruppo ancora competitivo le strade in estate erano due: o potenziare la squadra con giocatori per alzare il livello e questo non è stato possibile, oppure puntare su un rinnovamento – ha spiegato rivelando un retroscena – Se vuoi far giocare i vari giovani devi dargli spazio, va stabilita una strada giusta: Demiral si è arrabbiato quando uscito, Zapata anche. Questi sono giocatori che hanno dato tantissimo e non posso andare in competizione con loro ogni volta che faccio delle sostituzioni. In questo momento c'è confusione. Se l’aspettativa è la Champions per noi è molto difficile".

Lo sfogo di Gasperini è assolutamente legittimo ed evidenzia una sorta di rottura tra le parti: "Ricordiamo che siamo stati primi per 10 giornate, ora si sta buttando tutto per aria ma io non sono d’accordo. Il programma va condiviso, se lo faccio da solo in casa mia diventa un problema". Concetti poi ribaditi in conferenza stampa: "Se prendi Højlund, Okoli e Scalvini devono giocare perché sono giovani di valore, altrimenti scoppia un casino tutte le settimane. Non ci voglio stare in questa situazione, questa situazione non è accettabile. L'unica cosa che ci ha salvato è che siamo partiti forte, altrimenti sarebbe scoppiato in casino”.

Gasperini parla anche di Zapata e Demiral: "Non posso essere messo in condizione di andare contro di loro, mi hanno dato tanto – ha aggiunto – Se l'obiettivo è il quarto posto basta che me lo si dica e lavoriamo per quello". Sugli obiettivi futuri: "Se l'investimento è Rasmus, allora deve giocare così come Scalvini e Okoli, altrimenti non si fa l'Atalanta. Se compri Lookman, deve giocare. Se Soppy arriva, gli dai spazio". L'allenatore dell'Atalanta fa capire al meglio la vicenda: "Non posso tutte le volte che sostituisco un giocatore sentire che litigo con lui – ha aggiunto – Perché l'Atalanta va incontro a queste situazioni? Non ne ha bisogno".

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