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Gasperini attacca Di Bello dopo Milan-Atalanta: “Maleducato, con lui e Valeri abbiamo una storia”

In diretta tv il tecnico della ‘dea’ commenta così le proteste-sfogo contro il direttore di gara: “Prima della partita non mi ha neanche salutato, non è obbligato a farlo ma è un gran maleducato”.
A cura di Maurizio De Santis
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Il tecnico dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini, e l'arbitro di Milan-Atalanta, Di Bello.
Il tecnico dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini, e l'arbitro di Milan-Atalanta, Di Bello.

Gian Piero Gasperini è senza voce, si presenta in diretta tv quasi afono. La vittoria a San Siro e la qualificazione in semifinale di Coppa Italia gli strappano un sorriso dopo la furia in campo e il ‘rosso' per il rigore negato su De Roon. "Non parlo bene ma non è colpa della partita… è già da qualche giorno che sto così", dice il tecnico dell'Atalanta.

La discussione parte proprio dalla valutazione di quell'episodio (spinta di Reijnders e scontro con Gabbia), il tecnico della ‘dea' non attacca a testa bassa ma esprime un concetto ugualmente molto forte: "Il Var è un mezzo straordinario ma qui sta diventando una guerra. Non si capisce più chi arbitra e questo è un problema grosso. Io ho chiesto all'arbitro di andare al monitor".

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E qui il discorso scivola sulle proteste-sfogo contro il direttore di gara. Sono state plateali, come accaduto anche in altre occasioni (clamorosa anche quella in campionato al Dall'Ara, contro il Bologna). Le immagini in diretta hanno mostrato, oltre alla furia dell'allenatore, anche quel labiale galeotto e quell'insulto oggetto anche di una riflessione da parte di Massimo Mauro negli studi di Mediaset. L'ex calciatore della Juve, oggi opinionista, ha invitato Gasperini a fare attenzione. Lui ha annuito ma proprio non ha resistito nel dare un giudizio severo sul fischietto.

"Di Bello è un gran maleducato, ma io cancello sempre tutto – ha aggiunto nel corso delle interviste post gara -. Prima della partita non mi ha neanche salutato, non è obbligato a farlo ma è un gran maleducato. C'è una grande casistica contro l'Atalanta anche con Valeri che era al Var… ma io azzero sempre e per me possono venire tutti ad arbitrarci".

La rabbia dell'allenatore della 'dea' dopo l'espulsione.
La rabbia dell'allenatore della ‘dea' dopo l'espulsione.

Fin dove può arrivare questa Atalanta? Gasperini risponde con grande pragmatismo e altrettanta saggezza: "Lo scudetto e la Champions non sono obiettivi alla portata dell'Atalanta, mentre in Coppa Italia se si incastrano erte dinamiche si può arrivare anche in finale. Del resto, l'abbiamo già raggiunta due volte negli scorsi anni".

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