Garay è guarito dal coronavirus, il bacio vero alla moglie è la fine dell’incubo

La fine di un incubo suggellata da un bacio dolcissimo. Un mese fa Ezequeil Garay, difensore del Valencia, venne trovato positivo al coronavirus e fu costretto all'isolamento assoluto. Doveva stare lontano anche dai suoi cari, poteva osservarli da dietro un vetro. Il protocollo ferreo per arginare la diffusione del contagio non gli permetteva altro e l'immagine della moglie che gli dava un bacio al di là della finestra (mentre l'immagine del marito con la mascherina era solo riflessa) fu molto toccante.
Era il 16 marzo e il Covid-19 in Spagna era appena deflagrato con effetti devastanti. A distanza di circa un mese il calciatore sudamericano ha potuto finalmente riabbracciare la consorte e scambiare con lei quel bacio "rubato" dall'infezione. Su Instagram il difensore argentino ha pubblicato una nuova immagine, altrettanto carica d'emozione: questa volta i coniugi sono finalmente riuniti anche dalle tenere effusioni. Una storia a lieto fine, una luce in fondo al tunnel ancora lungo da percorrere ma una "combo" che dà speranza.
Pochi giorni prima aveva destato impressione un altro scatto sempre con Garay e la moglie protagonisti, l'uno a distanza di sicurezza dall'altro, distanti ma uniti come dirà lo stesso calciatore nel messaggio a corredo.
Un altro passo. E anche se non possiamo baciarci e abbracciarci, stiamo insieme. Celebrando la fine dell'isolamento, abbiamo fatto ancora un altro passo per avvicinarci di nuovo. Stiamo seguendo le indicazioni mediche: dopo essere stati in isolamento, è necessario continuare altri quattordici giorni in quarantena, mantenendo le distanze e le maschere.
Così diceva allora. Adesso è tutto finito e la paura superata anche se restano le preoccupazioni per una situazione complessiva che in Spagna è divenuta allarmante più che in Italia. Nonostante tutto il Paese si prepara a entrare nella cosiddetta "fase 2" sia pure con norme sulla sicurezza molto severe.