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Fiorentina, Genoa e Verona: Valerio Verre sa segnare solo gol bellissimi

Valerio Verre ha segnato 3 gol in questa stagione con la Sampdoria e le reti realizzate contro Fiorentina, Genoa e Hellas Verona sono tutte di pregevolissima fattura. Questo centrocampista romano, classe 1994, nella sua carriera non ha segnato tanti gol ma la maggior parte sono bellissimi. Se c’è il suo nome nel tabellino marcatori, 9 volte su 10 si tratta di una bella realizzazione.
A cura di Vito Lamorte
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"L’essere bello, qualità di ciò che è bello o che tale appare ai sensi e allo spirito". Questa è la definizione di bellezza dell'enciclopedia Treccani. Si parla spesso di bellezza soggettiva, che dipende dal proprio senso estetico; e di quella oggettiva, sulla quale convergono un insieme di qualità rispondenti a determinati canoni. In questa seconda definizione possono essere inseriti, senza club dubbio, la maggior parte dei gol di Valerio Verre. Il calciatore romano della Sampdoria non è un titolare fisso ma ogni volta che è stato chiamato in causa da Claudio Ranieri si è fatto trovare pronto e ha raccolto 12 presenze, con 3 gol e 3 assist in 548′. Per un centrocampista offensivo il gol è importante e più si trova con facilità la via della rete e più cresce l'autostima. Verre non è mai segnato tantissimo nella sua carriera ma le sue reti sono quasi tutte di pregevolissima fattura.

Se andiamo a ritroso, possiamo notare come i 3 gol messi a segno in maglia blucerchiata sono tutti bellissimi e diversi tra loro ma con un comune denominatore: la grande qualità tecnica. Verre contro il Verona, nell'ultimo turno di Serie A, è stato protagonista del secondo gol del Doria con una fuga terminata con un tiro di sinistro a giro sul secondo palo della porta di Silvestri.

La penultima rete del classe 1994 è arrivata nel derby col Genoa, con un missile di destro dal limite dell'area che si è infilato all'incrocio dei pali della porta di Marchetti. Il primo stagionale lo ha firmato a Firenze, lo scorso 02 ottobre, con un pallonetto delizioso su assist proveniente direttamente da rinvio (volontario?) del portiere Audero.

Tre gol, uno più bello dell'altro. Ma non è l'unico, anzi. Ci sono diverse marcature molto belle da parte di Verre che in città dove ha giocato, e rispettivi avversari, ricordano.

Due rapidi esempi sono Pescara e Perugia. Nel capoluogo abruzzese Verre giocò due anni e realizzò 4 reti ma quella che ormai è parte della memoria storica del club è il tiro da 40 m nel ritorno della finale play-off contro il Trapani che sancì la promozione in Serie A.

Altra perla, ma che non ha avuto stesso peso specifico, è quella realizzata con la casacca del Perugia contro l'Hellas Verona nella gara di ritorno della stagione 2018/2019. Controllo palla orientato, gestione destro-sinistro tra due avversari e conclusione non potente ma che passa tra le gambe di un avversario e beffa il portiere.

La carriera di questo 26enne ha visto il suo esordio con la prima squadra della Roma a 17 anni nella disgraziata serata contro lo Slovan Bratislava, gara che sancì l'eliminazione nei play-off di Europa League e durante la quale divento protagonista a sua insaputa di un audio tremendo che si diffuse tra i tifosi dopo il match ma, a distanza di anni, bisogna ammettere che non ne ha per niente risentito.

Valerio Verre sta continuando a lavorare per migliorare e nel post-partita di Verona ha affermato: "Ne faccio pochi, ma questo lo ricorderò a lungo. Il gol ha aiutato i compagni e questo è l’importante. Non importa se sia bello o brutto. Li posso anche fare brutti, purché siano tanti". Di una cosa possiamo essere sicuri dopo anni: se nel tabellino del match c'è il nome di Verre, 9 volte su 10 il gol sarà quasi sicuramente bello. Oggettivamente bello.

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