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Fifa, il presidente Infantino indagato per abuso di potere e violazione del segreto d’ufficio

In Svizzera è stato aperto un procedimento penale che vede indagato il presidente della Fifa Gianni Infantino accusato per “abuso di autorità”, “violazione del segreto d’ufficio” e “favoreggiamento dell’azione criminale”. L’inchiesta è stata aperta dopo che il procuratore svizzero Michael Lauber si è dimesso quando sono divenuti pubblici alcuni incontri informali con l’attuale numero uno della Fifa avvenuti durante l’inchiesta sul Fifagate del 2015.
A cura di Michele Mazzeo
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Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, è stato messo sotto inchiesta in Svizzera per "abuso di autorità", "violazione del segreto d'ufficio" e "favoreggiamento dell'azione criminale". Ad avviare il procedimento penale a carico del numero uno della Federcalcio mondiale è stato il procuratore federale straordinario Stefan Keller. L'annuncio del procedimento arriva dopo le dimissioni del procuratore svizzero Michael Lauber, accusato per la sua gestione del Fifagate (lo scandalo che nel 2015 ha travolto i vertici della Fifa allora guidata da Sepp Blatter). Lauber, allora responsabile delle indagini del Fifagate, e Gianni Infantino si sono incontrati informalmente in diverse occasioni nel 2016 e nel 2017, sollevando domande su una possibile collusione.

Il procuratore speciale Stefan Keller, nominato il mese scorso per riesaminare le denunce contro i due uomini e altri, aveva trovato indicazioni di condotta criminale relative alle loro riunioni, secondo il cane da guardia AB-BA che sovrintende all'ufficio del procuratore generale. "Ciò riguarda l'abuso di cariche pubbliche, la violazione del segreto ufficiale, l'assistenza ai trasgressori e l'incitamento a tali atti", ha dichiarato il procuratore in una nota. Sia Lauber che Infantino hanno negato qualsiasi illecito.

La FIFA ha dichiarato che avrebbe cooperato pienamente mentre Infantino ha dichiarato che era "perfettamente legittimo e perfettamente legale" incontrare il procuratore generale svizzero. "Non è una violazione di nulla – ha dichiarato il presidente della Fifa -. È stato il mio obiettivo fin dal primo giorno, e rimane il mio obiettivo, aiutare le autorità a indagare su illeciti passati alla FIFA", ha aggiunto. I funzionari della FIFA – ha concluso – hanno incontrato i pubblici ministeri di altre giurisdizioni in tutto il mondo proprio per questi scopi".

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