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Fabio Caressa e l’inizio con Benedetta Parodi: “Al cinema per Romeo e Giuletta, mi sarei ammazzato”

Fabio Caressa racconta il legame fortissimo con la moglie Benedetta Parodi: “Prima di lei vedevo il buio, Bene mi ha fatto vedere la luce”. 25 anni fa la invitò al cinema, all’uscita mentì spudoratamente…
A cura di Paolo Fiorenza
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La stagione di Serie A sta per ripartire – oggi ci saranno 4 anticipi della prima giornata – e anche Fabio Caressa sta per tornare al suo pane, il ‘Club' di Sky della domenica sera, dove chiacchiera amabilmente coi suoi ospiti di quanto accaduto nell'italico pallone. Il popolare giornalista romano quest'anno tornerà anche alle telecronache dopo un anno sabbatico, pronto a fare coppia con l'inseparabile Beppe Bergomi: "Riprendo le telecronache di Champions o Europa League dopo un anno di pausa, perché per l’entusiasmo rischi di andare sopra le righe".

Di entusiasmo Caressa ne ha a pacchi, sicuramente è la cifra con cui ha impresso uno stile inconfondibile alle sue telecronache. Negato nel giocare a calcio, come lui stesso ammette – "ero un pippone, non ero proprio bono, manco in eccellenza" – era invece molto portato per gli studi: "A scuola ho preso tutti 10, ottimo, poi 60 e 110. Pretendevo il massimo da me stesso. A liceo davo ripetizioni ed ero più piccolo di due anni. ‘Non vi insegnerò le lingue, ma vi farò prendere dei bei voti', promettevo. Funzionava, alle interrogazioni facevano la loro figura".

Fabio Caressa, una vita a raccontare calcio
Fabio Caressa, una vita a raccontare calcio

A 16 anni i primi esordi nel lavoro che segnerà la sua vita, collaboratore della rivista adolescenziale ‘Cioè': "Scrivevo interviste con personaggi famosi, descrivendo l'incontro, che so, con Tony Hadley degli Spandau Ballet o con Simon Le Bon dei Duran Duran, ovviamente tutto inventato, però mi pagavano 50 mila lire, buttale via. Soldi spesi per portare le ragazze a cena al ristorante, invece che in pizzeria, spesso con scarsi risultati. Sono di tendenza monogamo, un po' per evidenti limiti fisici, un po' per timidezza. Ho avuto solo fidanzamenti lunghi, tranne nel periodo prima di mettermi con Bene", racconta al Corriere della Sera.

Dove per Bene si intende Benedetta Parodi, col quale Caressa è sposato da 23 anni, dopo averla conosciuta due anni prima, quando lui di anni ne aveva 30 e lei 25. Un legame fortissimo, come spiega Fabio: "Mi ha cambiato la vita. Prima di lei vedevo il buio, Bene mi ha fatto vedere la luce, ero convinto di dover sempre combattere e lottare, invece lei mi ha insegnato a sorridere, a essere persino ottimista".

Fabio Caressa e Benedetta Parodi si sono spostati l'11 luglio del 1999
Fabio Caressa e Benedetta Parodi si sono spostati l'11 luglio del 1999

Per conquistarla il giornalista simulò grande passione per un film che davvero non avrebbe mai visto, neanche sotto minaccia: "Il primo impatto con lei fu alla mensa di Sky. Aveva lo smalto blu alle mani, era simpatica, matta quanto basta. Poco tempo dopo la invitai al cinema. Rispose che voleva giusto vedere Romeo e Giulietta con Leonardo DiCaprio, mi sarei ammazzato. Andai, dopo un lungo aperitivo alcolico. All'intervallo volevo già morire, però giurai che era il film più bello che avessi mai visto…".

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