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Fabio Capello rivela: “Ho tentato di portare Messi alla Juventus”

Ospite di un evento a Bilbao, l’ex allenatore del Real Madrid ha rivelato di aver provato a strappare Messi al Barcellona: “Chiesi a Rijkaard di prestarlo per un anno alla Juventus, perché un giocatore di 18 anni capace di giocare con una qualità e una personalità fuori dal comune davanti a 90mila spettatori non lo avevo mai visto, ma lui mi disse di no perché avevano tre stranieri”.
A cura di Alberto Pucci
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Leo Messi è un giocatore da sogno, e in questi ultimi giorni i tifosi di Juventus ed Inter un piccolo pensiero all'argentino del Barcellona lo hanno anche fatto. Dopo il suo recente ‘diverbio' con Eric Abidal, e in attesa di capire se davvero rinnoverà con il Barcellona, Messi è così ‘virtualmente' finito sul mercato finendo per alimentare le chiacchiere in ogni bar d'Italia. Oltre ad Enrico Preziosi, che ai tempi del Como non se la sentì di investire 50mila dollari sulla ‘Pulce', anche un altro grande protagonista del nostro calcio fu ‘vicino' a portare l'argentino in Italia.

Durante un evento che si è svolto in Spagna, Fabio Capello ha infatti ammesso di aver provato a convincere il giocatore a seguirlo alla Juventus: "Nel 2005, durante il Trofeo Gamper, avvicinai Rijkaard che era stato un mio giocatore al Milan. Gli chiesi se potesse prestare Messi alla Juventus per un anno. Un giocatore di 18 anni capace di giocare con una qualità e una personalità fuori dal comune davanti a 90mila spettatori non lo avevo mai visto. Allora andai dalla mia panchina alla sua, ma lui mi disse di no perché avevano tre stranieri".

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Il parere di ‘Don Fabio' su Lautaro Martinez

In occasione della sua presenza a Bilbao, l'ex allenatore del Real Madrid ha inoltre parlato di quello che potrebbe essere il successore di Luis Suarez al Barcellona: "Lautaro Martinez ha qualità impressionante, tanta velocità ed è bravo nel tiro e nel colpo di testa – ha spiegato ‘Don Fabio' – Appena riceve il pallone è rapidissimo e la velocità con la quale si gira per tirare altrettanto. Ha lo stesso stile di Suarez, corre come lui e ha molta qualità".

"In Italia tutti vogliono giocare come Guardiola, ma lui è 10 anni avanti – ha concluso Capello – Non c'è più il tiki-taka, il Manchester City gioca in verticale e cerca sempre di entrare nell'area avversaria. In Italia vogliono giocare come Guardiola 10 anni fa, sto facendo una battaglia ma non c'è niente da fare perché non capiscono".

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