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Europa League, Celtic nella bufera: Lennon alle prese con una talpa nello spogliatoio

Dopo la sconfitta nel derby con i Rangers, Neil Lennon ha alzato la voce nello spogliatoio dopo aver scoperto la presenza di una spia che, alla vigilia dell’Old Firm, avrebbe rivelato le sue scelte di formazione. “Sono cose disgustose. Sto facendo il possibile per proteggere la privacy, ma qualcuno spiffera i nostri segreti”.
A cura di Alberto Pucci
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La sfida di Europa League con il Milan, arriva nel momento meno opportuno per il Celtic di Neil Lennon. La squadra campione di Scozia è infatti reduce dalla sconfitta nel derby giocato in casa contro i Rangers, e da qualche nervosismo di troppo all'interno della formazione biancoverde. Il tecnico nord-irlandese ha infatti alzato la voce dopo l'Old Firm e protestato per la presenza di una presunta talpa nel suo spogliatoio che avrebbe fatto trapelare le sue scelte di formazione in occasione del match con i Rangers.

"Sono cose disgustose – ha detto Lennon – Sto facendo il possibile per proteggere la privacy, ma qualcuno spiffera i nostri segreti". Come spiegato dai tabloid britannici, il problema era già nato durante la precedente esperienza di Brendan Rodgers in panchina e la spia in questione potrebbe essere proprio uno dei calciatori del Celtic.

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Uno stadio che rievoca gol e figuracce

Archiviata la sconfitta di ‘Scottish League', campionato che il Celtic vuol vincere per la decima volta consecutiva, per Lennon è dunque arrivato il momento di sfidare il Milan del sorridente e felice Zlatan Ibrahimovic. In uno stadio che al Diavolo ricorda il gol di Pierino Prati nei quarti di Coppa dei Campioni del 1969, ma anche la famosa simulazione di Dida del 2007, gli ‘hoops' dovranno cercare di riscattare l'ultimo passo falso e iniziare al meglio l'avventura in Europa League.

"Non sarà facile, perché loro sono il Milan e quel nome ha un grande peso nel calcio mondiale, al di là del calcio europeo – ha spiegato lo stesso allenatore del Celtic, in un'intervista rilasciata al magazine dell'Uefa – I nostri giocatori non vedono l’ora di affrontarli e poter dare il massimo. Speriamo di riuscire a sfruttare il fattore campo".

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