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Esnaider: “Mio figlio è morto il giorno di Natale, la vita è stata dura solo una volta ma non la perdonerò mai”

Juan Eduardo Esnaider racconta il dolore mai superato per la morte del figlio Fernando, scomparso a 17 anni il giorno di Natale. A quasi tredici anni dalla tragedia, l’ex attaccante della Juventus confessa che quella ferita resta impossibile da rimarginare.
A cura di Vito Lamorte
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Juan Eduardo Esnaider, ex attaccante della Juventus, ha ripercorso uno dei capitoli più dolorosi della sua vita in un’intervista a El Cafelito, tornando a parlare della morte del figlio Fernando, morto a soli 17 anni il 25 dicembre 2012 dopo una lunga malattia. Un racconto intimo e carico di emozione, nel quale l’ex calciatore ha ammesso di non essere mai riuscito ad accettare quella perdita.

Sono passati quasi tredici anni, ma il dolore resta immutato. Il giorno di Natale, data della scomparsa del figlio, è diventato per Esnaider un momento impossibile da vivere serenamente. Fernando stava muovendo i primi passi nel calcio, seguendo le orme del padre ma in un ruolo diverso: giocava in difesa ed era tesserato nelle giovanili del Getafe. “Non era un fenomeno dal punto di vista tecnico, ma era un ragazzo straordinario”, ha raccontato Esnaider, ricordandone la bontà d’animo e la semplicità.

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Esnaider: "La vita è stata dura solo una volta ma non la perdonerò mai"

Nel corso dell’intervista, l’ex attaccante ha spiegato come la sofferenza non sia legata a una data precisa: ogni giorno può essere difficile, a seconda dell’umore e delle circostanze. Il vuoto lasciato da Fernando, ha confessato, non potrà mai essere colmato. L’unico sostegno, in questi anni, è stato il dialogo costante con la moglie, affrontando insieme il dolore senza mai reprimerlo.

"Ogni giorno è difficile, non solo il 25 dicembre. Dipende da come mi sveglio, dal mio umore, dalle cose che ho da fare. Ma sono tutte cose molto difficili", ha confessato l'ex calciatore a cuore aperto al quotidiano spagnolo Marca.

Esnaider confessa senza giri di parole che quella ferita nel suo cuore non guarirà mai: "La vita mia è stata dura solo una volta, è l’unica cosa difficile che ho vissuto nella mia vita, ma non lo perdonerò mai. Non ci si riprende mai da una situazione del genere. Io e mia moglie abbiamo parlato sempre di tutto, non siamo mai rimasti in silenzio e questa è stata una buona cosa. E se dobbiamo piangere, piangiamo…”.

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La carriera di Juan Eduardo Esnaider

Prima della tragedia, la vita di Esnaider era stata segnata da una carriera importante. Attaccante prolifico negli anni Novanta, ha vestito maglie prestigiose come quelle di Real Madrid, Atletico Madrid, Zaragoza, Espanyol e Juventus, oltre a esperienze in Argentina, Portogallo e Francia. In Italia arrivò nel 1999 per sostituire Del Piero, ma la sua avventura bianconera non fu fortunata.

Oggi, però, i successi sportivi passano in secondo piano: il ricordo del figlio resta una ferita aperta, destinata a non rimarginarsi mai.

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