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Errore colossale nell’ultima azione di Real Madrid-Bayern: il guardalinee dimentica cosa doveva fare

Il Real Madrid ha compiuto l’ennesimo miracolo ribaltando il risultato dopo il vantaggio del Bayern Monaco con Davies, grazie alla doppia rete di Joselu. Ma sull’esito finale pesa tantissimo una decisione errata da parte del guardalinee che alza la bandierina e vanifica l’intervento del VAR.
A cura di Alessio Pediglieri
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La semifinale del Bernabeu ha vissuto i suoi momenti più esaltanti e concitati in un pazzo finale dove il Real Madrid ha saputo capovolgere il match grazie alla doppietta di Joselu in 10 minuti, costringendo il Bayern ad alzare bandiera bianca dopo aver accarezzato il sogno più bello. Buona la direzione di gara di Marciniak non da parte dei suoi assistenti, uno dei quali  commette un errore imperdonabile, alzando subito la bandierina inducendo l'arbitro a fermare una azione per un fuorigioco millimetrico. Un gesto frettoloso, in un caso molto dubbio, che va contro le direttive arbitrali e vanifica il possibile intervento del VAR. Dimenticando il protocollo che in questi casi impone di lasciar correre per poter poi controllare con tutta calma.

L'episodio, che ha scatenato in campo le feroci proteste dei giocatori e della panchina del Bayern Monaco, è arrivato su una azione dei tedeschi nei minuti di recupero nel folle finale al Bernabeu tra Real Madrid e Bayern Monaco: nel corso del tredicesimo minuto di recupero i tedeschi si gettano in avanti al disperato ultimo assalto per cercare almeno i tempi supplementari. Pavlovic dalla mediana lancia lungo trovando Rudiger che tocca di testa con la palla che arriva dentro l’area di rigore madridista. Dove si avventa De Ligt che di prima intenzione si gira e trova il gol del possibile 2-2.

Ma è tutto maledettamente vano perché il gioco era già fermo da qualche secondo perché Marciniak, seguendo l'indicazione del proprio assistente che ha segnalato il fuorigioco sventolando la bandierina, aveva già fischiato. Un errore molto grave da parte del guardalinee che ha dimenticato di attuare il protocollo richiesto in queste situazioni e che ha di fatto vanificato anche il possibile intervento del VAR, visto che la rete è giunta tecnicamente a gioco già fermo.

Cosa prevede il protocollo del VAR in questi casi

Come oramai accade da molto tempo, in situazioni del genere si fa proseguire sempre il gioco, lasciando concludere l’azione al di là che arrivi un gol oppure no. E' una direttiva ben chiara dettata dal protocollo VAR che solamente in questo modo può successivamente verificare la regolarità o le eventuali infrazioni, avvisando il direttore di gara sul da farsi. Invece, in questo caso, il VAR è stato tagliato fuori e non ha potuto intervenire perché il gol di De Ligt avviene a gioco fermo.

L'esempio di Inter-Atalanta, la scelta corretta dell'arbitro Colombo

Un episodio molto simile a quanto accaduto in semifinale di Champions al Bernabeu era avvenuto in Serie A in occasione di Inter-Atalanta, lo scorso marzo, quando il guardalinee Andrea Zingarelli aveva alzato la bandierina in un eccesso di zelo e senza seguire i protocolli, segnalando nell'immediato un pallone oltre la linea di fondo in una azione che poi si era conclusa con un rigore a favore dell'Inter. In quel caso però, il direttore di gara, Colombo, non cascò nell'inganno e fece proseguire il tutto permettendo al VAR di constatare che la palla era perfettamente in gioco e convalidando poi la decisione del tiro dal dischetto da parte dei nerazzurri.

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