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Diego junior al fianco del movimento Plaza de Mayo per trovare i ‘bimbi desaparecidos’

Nel 2010 l’ex Pibe de Oro ha iniziato la battaglia per il diritto all’identità delle creature sparite, rapite, vendute durante la dittatura dei generali in Argentina. A raccogliere il testimone di D10s, morto a novembre scorso, è stato il figlio Diego junior: s’è schierato al fianco del movimento Plaza de Mayo, che dal 1977 è al ritrovamento di quei bambini strappati all’amore delle famiglie dalla furia omicida della dittatura, e ha chiesto che anche in Italia sia donato il Dna per aiutare il governo sudamericano nelle ricerche.
A cura di Maurizio De Santis
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Donne incinte tenute prigioniere, in vita fino al giorno del parto e poi uccise. Nell'Argentina dei generali, della dittatura militare che nel '78 macchiò di sangue la vittoria della Coppa del Mondo della Seleccion, accadeva anche questo. Il braccio più violento e tragico del regime non aveva alcuna pietà: i bimbi sottratti ai genitori naturali venivano dati in adozione a coppie di militari senza figli oppure trasferiti all'estero attraverso i canali della promiscuità di traffici indiscriminati. Nel novero dei desaparecidos, delle persone scomparse durante quel periodo terribile nella storia del Paese sudamericano, ci sono anche quei piccoli che oggi hanno 40/45 anni e, forse, nulla conoscono del loro oscuro passato.

Nel 2010 l'ex Pibe de Oro ha iniziato la battaglia per il diritto all'identità delle creature sparite, rapite, vendute in quegli anni e finite all'estero, anche in Italia. Maradona si fece portavoce del dolore e delle iniziative che nel corso del tempo ha visto in prima fila le nonne del movimento Plaza de Mayo che dal 1977 è alla ricerca di quei neonati strappati all'amore delle famiglie dalla furia omicida della dittatura.

I figli di quelle vittime ora hanno tra i 40 ei 45 anni – ha ammesso Ana de la Paz Tito, console generale dell'Argentina a Roma come riporta il tabloid The Guardian -. Ad oggi sono stati trovati 130 bambini. Ma mancano ancora 350 persone e potrebbero essere ovunque nel mondo.

A raccogliere il testimone di D10s, morto a novembre scorso, è stato il figlio Diego junior (nato dalla relazione con Cristiana Sinagra e riconosciuto nel 2016). A marzo scorso le autorità argentine e l'associazione hanno lanciato la campagna internazionale sul diritto all'identità e il figlio del Diez ha preso a cuore l'iniziativa esortando i cittadini italiani a sottoporsi ai test per presentare il Dna e aiutare il governo sudamericano all'identificazione di quei ‘piccoli desaparecidos'.

La tragedia dei desaparecidos – ha ammesso Diego junior – è uno dei capitoli più oscuri della storia umana. Sono molto contento di poter offrire il mio aiuto alle autorità e alle associazioni argentine in questa importante iniziativa. Una battaglia di mio padre per il popolo argentino, accanto ai parenti delle vittime.

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