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Di Canio svilisce il gol di Lautaro con la Lazio: “Se no sarebbe cinque Messi insieme”

L’ex calciatore ha spiegato perché la conclusione dell’argentino è stata fortunosa: “La gamba d’appoggio è lontana, a un metro invece che a 30 o 40 centimetri e quasi si sbilancia”.
A cura di Maurizio De Santis
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Paolo Di Canio non usa giri di parole per raccontare il gol di Lautaro Martinez che al terzo minuto ha sbloccato (e indirizzato) la partita dell'Inter contro la Lazio. Impossibile prendere quella palla che ha tolto le ragnatele all'incrocio dei pali. Impossibile neutralizzare quella traiettoria calibrata, disegnata perfetta ma che per l'ex calciatore bianco-celeste s'è trattato di un caso fortuito. "Non credo che Lautaro volesse metterla lì – dice durante il Club di Sky – se no sarebbe cinque Messi insieme…", è la riflessione che fa quando in studio elogiano il gesto tecnico dell'attaccante argentino.

Di Canio e l'eurogol di Lautaro: "È impossibile pensarlo"

La giocata di Lautaro è stato tanto efficace quanto apprezzabile dal punto di vista balistico. Ricevuta palla nell'area della Lazio, non ci ha pensato due volte bel battere a rete trovando angolazione e direzione giuste. La sfera s'è infilata laddove solo Spiderman avrebbe potuto prenderla con un balzo non umano. Di Canio, però, è di diverso avviso: non s'è trattato di un colpo da campione ma di una una conclusione baciata dalla buona sorte. E spiega perché – a suo avviso – l'attaccante dell'Inter non avesse intenzione di eseguire il tiro proprio in quel modo.

"Lautaro non credo volesse metterla lì, altrimenti sarebbe il genio del genio del genio… come cinque Messi – è l'incipit della sua riflessione che poi diventa più articolata -. La gamba è lontana, è anche brutto da vedere esteticamente". In che senso? "Gamba d'appoggio lontana… ma è così bello perché va infilarsi lì e diciamo che è bellissimo. È impossibile pensarlo". In studio c'è Bucciantini che è di parere opposto ed esalta invece anche l'aspetto estetico della preparazione oltre alla conclusione. "Ma la gamba d'appoggio è lontana, a un metro invece che a 30 o 40 centimetri e quasi si sbilancia e invece trova l'incrocio dall'altra parte".

Lautaro e la domanda sul suo gol alla Lazio: "Volevo tirare in porta"

Durante le interviste del post gara è stato lo stesso Lautaro a intervenire sull'argomento. In diretta tv ha spiegato l'esatta dinamica di quel tocco d'esterno collo che è stata una sviolinata. "Volevo sicuramente tirare in porta, sono arrivato un po' col passo lungo, ma l'importante è che andata bene". Chivu non è rimasto sorpreso da quell'exploit: "I gol arrivano sempre quando sei sereno, quando sei consapevole che sei un leader e un trascinatore".

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