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De Laurentiis lancia un appello in presenza di Conte guardando la telecamera: “Ora convertitevi!”

Il presidente ha sancito ufficialmente la conferma del tecnico corteggiato dalla Juve e rivendicato la centralità degli azzurri nel calcio italiano: “Voi probabilmente siete cresciuti con un Napoli che non vi ha più dato soddisfazione dal periodo post Maradona in poi. E quindi vi siete rivolti verso il Nord e le sue squadre”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Convertitevi al Napoli!". Aurelio De Lauretiis punta l'indice e scandisce lo slogan che entra nel corredo accessorio di una serata dolcissima per se stesso, il Napoli e i napoletani. Il dopo cena ha il sapore dell'ammazzacaffè. Antonio Conte resta sulla panchina della squadra campione d'Italia. Le trattative di mercato procedono spedite secondo la strategia e le indicazioni dell'allenatore. L'assalto della Juve al tecnico leccese è stato respinto e, più ancora, la sua conferma lascia il cerino in mano ai bianconeri che non hanno (ancora) un ‘piano b' che non sia affidarsi a Igor Tudor.

Il messaggio che scaturisce dalle ultime 24 ore è molto forte, a cominciare proprio dalla scelta fatta dall'allenatore che fino a pochi giorni fa sembrava sul punto del congedo: il club partenopeo che ha vinto lo scudetto riparte con forza e rilancia, è in grado di dettare la linea, non è più "solo di passaggio", ha le casse floride e un orizzonte spianato davanti che conduce verso opportunità progettuali reali, tra le società di vertice (assieme alla ‘vecchia signora') ha una proprietà italiana che spicca in una Serie A fagocitata dai Fondi.

Le parole del presidente a margine della cena s'inseriscono in questo solco: con 2 scudetti in 3 anni (quattro quelli complessivi) e un trend stabilmente positivo quanto a competitività in Italia, Napoli ha sparigliato le carte e scompaginato il ‘vecchio' triangolo del potere sportivo imperniato sull'asse Milano – Torino. E tanto per essere chiaro, AdL racconta quell'episodio che gli capitò agli albori della sua esperienza presidenziale: i ragazzini che giocavano a calcio indossando le maglie di Inter, Milan e Juventus.

"Oggi questa cosa l'abbiamo eliminata. Adesso anche i bambini hanno capito che Napoli è una realtà vincente. Voi – dice rivolgendosi ai media – probabilmente siete cresciuti con un Napoli che non vi ha più dato soddisfazione dal periodo post Maradona in poi. E quindi vi siete rivolti verso il Nord e le sue squadre. E ci avete creato mille problemi. Siete voi quelli che vi dovete convertire al Napoli!".

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La voglia di fare c'è, Conte è una garanzia in tal senso. Una garanzia che il presidente ha saputo mettere in cassaforte toccando le corde giuste: non solo relativamente al vil denaro ma ragionando concretamente di investimenti possibili da fare subito sul mercato e quant'altro occorra perché il club cresca. Il tecnico leccese s'è convinto e ha cambiato idea: se la cessione di Kvara (non sostituito degnamente) lo aveva portato a esclamare che "qui certe cose non si possono fare" la strategia e i primi fuochi del Napoli per la prossima stagione (De Bruyne) gli hanno scacciato i cattivi pensieri.

"Abbiamo fatto un consuntivo su quanto accaduto ma anche su quali saranno gli obiettivi futuri – è stata la chiosa di De Laurentiis -. Perché ora si va in Champions e quindi avremo quattro obiettivi importanti: Coppa Italia, Supercoppa, la Super Champions con queste 8 partite minimo da giocare. Siamo tutti molto interessati ora al sorteggio. Poi abbiamo uno scudetto da difendere. Per questo asseconderò Conte in tutto quello che lui avrà voglia di fare per aumentare sempre di più la forza del Napoli e per dare migliori risultati possibili". 

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