video suggerito
video suggerito

DAZN e Sky hanno ottenuto i nomi di 2mila abbonati al “pezzotto” in tutta Italia: cosa rischiano

DAZN, Sky e Lega Calcio Serie A hanno ottenuto i nomi delle persone che hanno guardato le partite su siti illegali. I titolari dei diritti procederanno con una richiesta di risarcimento.
A cura di Fabrizio Rinelli
37 CONDIVISIONI
Immagine

La lotta alla pirateria digitale in Italia va avanti spedita. Dopo quanto accaduto poche settimane con la chiusura di due grossi siti che trasmettevano illegalmente eventi sportivi di diverso genere, oggi si è arrivati all'ennesima svolta. I titolari dei diritti del calcio italiano infatti hanno portato avanti un'azione risarcitoria che potranno attuare nei confronti di tutti gli utenti che hanno usufruito della visione illegale delle partite. L'iniziativa di DAZN insieme a Lega Calcio Serie A e Sky Italia con il supporto del Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza di Roma, ha di fatto portato all'acquisizione dei nomi di oltre duemila utenti in 80 province italiane abbonati a IPTV illegale e già sanzionati dalla Guardia di Finanza.

DAZN, Lega Serie A e Sky quindi potranno chiedere un cospicuo risarcimento danni alle persone che hanno guardato il calcio illegalmente. Le persone che saranno interessate da tale provvedimento erano dunque già state identificate nell'ambito di un'operazione portata avanti dal Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza di Roma e dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Lecce, coordinato dalla Procura locale. Gli utilizzatori del servizio in quel caso erano stati individuati grazie a uno studio dettagliato di dati anagrafici, bancari e geografici. Soddisfazione da parte dei vertici di DAZN: "Un'azione risarcitoria, che può ammontare a diverse migliaia di euro, equivale a circa dieci anni di abbonamenti legali". 

L’azione di risarcimento è stata portata avanti da DAZN, Sky e Lega Calcio Serie A.
L’azione di risarcimento è stata portata avanti da DAZN, Sky e Lega Calcio Serie A.

A spiegarlo è stato Stefano Azzi, CEO di DAZN Italia: "Guardare illegalmente contenuti mette a rischio chi lo fa e colpisce lo sport alle radici. Non è furbo. Non è gratis. Non è senza conseguenze – ha detto -. Tifare dallo stadio o da casa in modo legale è una scelta sicura per chi guarda e l'unico modo per tenere vivo lo spettacolo che amiamo". A fargli ecco è stato Andrea Duilio, CEO di Sky Italia: "Chi sceglie di utilizzare le piattaforme illegali deve essere consapevole di compiere un vero e proprio furto, con conseguenze reali". Soddisfazione espressa anche da parte dei vertici del calcio italiano con l'AD della Lega Calcio Serie A, Luigi De Siervo, che ha espresso grande soddisfazione per quanto avvenuto:

Le parole di De Siervo, AD della Lega Calcio Serie A

"Si sta concretizzando quanto abbiamo sempre detto ovvero che ‘chi sbaglia paga' – spiega -. Da oggi, infatti, chi sceglie di vedere contenuti piratati, oltre a essere perseguito e multato dalla Guardia di Finanza, dovrà risarcire i licenziatari dei diritti sfruttati illegittimamente. Finalmente volge al termine l'epoca dell'impunità: il cerchio intorno ai pirati digitali si stringe di mese in mese attraverso un cambio di passo decisivo nella lotta alla pirateria". Pochi giorni fa era stato chiusa la piattaforma illegale ‘Calcio' mentre una settimana fa era toccato a ‘Streameast', la più grande piattaforma di streaming illegale su calcio e sport.

37 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views