1.454 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Dalla linea di fondo: il gol più folle della carriera di Christian Vieri

Il 21 ottobre 1997 Bobo Vieri realizzò un gol che è rimasto nel pantheon dei tifosi dell’Atlèti e nelle menti di tantissimi appassionati di calcio in tutto il mondo: nella gara valida per il secondo turno della Coppa Uefa, che la squadra spagnola stava vincendo per 3-1 sul PAOK di Salonicco, non cadde nella finta del portiere avversario e fermò il pallone sulla linea di fondo, si girò e calciò verso la porta con un angolo di tiro ristrettissimo. Una rete bellissima, che mette insieme il senso del goal a quel pizzico di follia che appartiene a tutti i bomber di razza.
A cura di Vito Lamorte
1.454 CONDIVISIONI
Immagine

"Devi dire al presidente che se segno 3 gol anche in Coppa mi aspetto in regalo una Ferrari 550 Maranello". Christian Vieri è sempre stato così, uno che ha fatto suo il motto "tutto o niente" in ogni momento della sua carriera. Nell'estate del 1997 venne acquistato dall'Atletico Madrid per 34 miliardi di lire e dopo poche settimane Bobo, che firmò un contratto quinquennale a 15 miliardi di lire all’anno, conquistò subito i tifosi del Vicente Calderon a suon di goal. Radomir Antic cercava un centravanti che valorizzasse la mole di gioco che la sua squadra produceva e arrivò a pronunciare la frase "Vieri morto è più bravo di qualunque altro attaccante vivo", che lascia ben capire in che modo il centravanti italiano era considerato da quelle parti.

Il 21 ottobre 1997 Bobo realizzò un gol che è rimasto nel pantheon dei tifosi dell'Atlèti e nelle menti di tantissimi appassionati di calcio in tutto il mondo: nella gara valida per il secondo turno della Coppa Uefa la squadra spagnola stava vincendo per 3-1 sul PAOK di Salonicco e al 54′ il numero 9 inseguì un lancio di Kiko dalla linea mediana e non cadendo nella finta del portiere greco Michopoulos nei pressi della linea di fondo, Bobo continuò la corsa e fermò con un tocco di sinistro il pallone prima che terminasse fuori dal terreno di gioco. Dopo aver girato intorno alla palla calcio verso la porta avversaria con un angolo di tiro strettissimo ma la fece girare in modo che entrò in maniera deliziosa. Un goal straordinario, che mixa il senso del gol a quel pizzico di follia che appartiene a tutti i bomber di razza. Il Calderon impazzì e per diversi minuti urlò "Vieri" in maniera incessante.

Qualche giorno prima, il 18 Ottobre 1997, Bobo realizzò un'altra tripletta a Saragozza e prima della gara di coppa disse a Paulo Futre: "‘Devi dire al presidente che se segno 3 gol anche in Coppa mi aspetto in regalo una Ferrari 550 Maranello' gli dico ridendo. Futre va davvero da Gil, poi torna: ‘Bobo fai tripletta e la Ferrari è tua'. Era una specie di scherzo, in realtà non ci credeva nessuno. Quando mai si è visto un giocatore che segna due triplette in 4 giorni? E invece la serata con il Paok si rivela magica. Ne faccio due il primo tempo, poi ecco il capolavoro. Ve lo ricordate il tiro impossibile dalla linea di fondo, quasi dalla bandierina del calcio d'angolo? Le immagini di quel gol fanno il giro del mondo, ma nessuna sa che vale anche una Ferrari. Per venti minuti i tifosi cantano il mio nome… E la Ferrari? La sera del trionfo col Paok vado a cena con Futre. Poi, blitz a Madrid per scegliere la 550 Maranello: mi sarebbe arrivata dopo qualche mese, fantastico…".

L’unica stagione di Christian Vieri a Madrid è stata qualcosa di straordinario: 29 gol in tutte le competizioni, 24 reti in 24 match di Liga che gli valgono il titolo di Pichichi, unico calciatore italiano nella storia a vincerlo; ma i Colchoneros chiusero l'annata al settimo posto. L'anno successivo,  28 agosto 1998, viene acquistato dalla Lazio per 55 miliardi di lire. Il richiamo di casa era fortissimo e Bobo non ritirò mai quella Ferrari: "Mi chiamarono nel settembre 1998 per ritirare la Ferrari, ma non lo feci mai, perché nel frattempo ero passato alla Lazio, spezzando il cuore al presidente Gil. Era troppo forte la nostalgia dell'Italia, me ne andai quasi come un ladro, e lasciare lì la Ferrari è stato un modo per chiedere scusa a un uomo che mi ha voluto veramente bene". 

Immagine
1.454 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views