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Così l’Inter può battere il City in finale di Champions secondo l’intelligenza artificiale

Vincere la Champions in 6 mosse per rendere efficace la strategia tattica. Il cervellone informatico ha tracciato il piano gara ideale dell’Inter per battere il Manchester City, ma con una variabile impazzita.
A cura di Maurizio De Santis
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Simone Inzaghi prepara l'Inter per la finalissima di Champions col City.
Simone Inzaghi prepara l'Inter per la finalissima di Champions col City.

Come si batte il Manchester City? Qual è la tattica migliore per imbrigliare la macchina da guerra di Pep Guardiola? E, soprattutto, quante speranza ha l'Inter di prevalere in una finale di Champions che sulla carta appare scontata? Ci sono almeno sei buone ragioni che lasciano più di una possibilità alla squadra di Simone Inzaghi oltre a una variabile che nessuno può stimare e fa saltare il banco sovvertendo ogni pronostico o dato statistico.

Lo dice perfino l'intelligenza artificiale di chatgpt che a margine della valutazione sul calcolo delle probabilità quasi mette le mani avanti definendo il calcio "un gioco imprevedibile" e il risultato finale qualcosa di tutt'altro che scontato alla luce di una serie di "varianti che lo possono influenzare". In questo ambito d'imponderabilità c'è anche – ma questa è materia scaramantica che tanto piace ai tifosi all'insegna del ‘non è vero ma ci credo' – la cosiddetta profezia delle uova che aveva previsto quali sarebbero state le formazioni di fronte a Istanbul per la finalissima di Coppa.

Lautaro, Lukaku e Calhanoglu durante gli allenamenti alla vigilia del match di Istanbul.
Lautaro, Lukaku e Calhanoglu durante gli allenamenti alla vigilia del match di Istanbul.

Riti apotropaici a parte, secondo una serie di nozioni messe assieme dal cervellone informatico, l'Inter può contare su una cerchia ristretta di opzioni efficaci per realizzare l'impresa. Sono sei e, in buona sostanza, esaltano le qualità della ‘scuola italiana' che un tempo sarebbe stata etichettata come catenaccio e contropiede mentre oggi viene rivisitata con un'altra terminologia che poggia su una base essenziale: una organizzazione difensiva solida, che non significa lasciarsi prendere a pallate standosene rannicchiati davanti alla propria area di rigore subendo un assedio ma – dice chatgpt – "di creare spazi e limitare le loro opportunità di tiro potrebbe essere cruciale".

Il ‘lato b' della medaglia di un atteggiamento tattico del genere pure è noto: il contropiede veloce oppure – per usare un gergo moderno – la rapidità delle ripartenze che possono divenire letali se la risalita del campo avviene attraverso "passaggi rapidi e precisi che potrebbero cogliere il Manchester City impreparato durante le transizioni difensive".

Lautaro Martinez è uno dei calciatori più attesi nel duello contro i Citizens.
Lautaro Martinez è uno dei calciatori più attesi nel duello contro i Citizens.

Il terzo punto è un'emanazione del secondo e aggiunge alla velocità dello sviluppo dell'azione anche "movimenti intelligenti e giocate individuali di qualità" chiarendo come l'interpretazione dei singoli possa fare la differenza. Non vengono citati esplicitamente Lautaro Martinez e Lukaku (che mette anche fisicità) ma, alla luce, di questo ragionamento la Lu-La sembra la migliore scelta possibile là davanti per "sfruttare le debolezze difensive del Manchester City".

Come può funzionare questo piano? Imprescindibili sono un pressing alto e aggressivo (per disturbare la costruzione del gioco del Manchester City e costringerlo a commettere errori ma comporta un grande dispendio di energie), un approccio tattico intelligente (quasi camaleontico mostrando capacità di adattamento all'avversario) e una mentalità vincente (la convinzione di potercela fare perché cosciente dei propri mezzi e per nulla intimorita dalla forza dell'avversario). Il resto lo dirà il campo.

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