Cos’è successo tra Gasperini e l’Atalanta prima del pressing della Roma: i motivi del possibile addio

Rottura o fine ciclo? In questo momento Gian Piero Gasperini ha preso pochi giorni di tempo per sciogliere ogni dubbio e capire se proseguire ancora con l'Atalanta o accettare l'allettante proposta della Roma dei Friedkin e di Claudio Ranieri. Dopo l'incontro a Zingonia nella mattinata di ieri è emersa la possibilità che il tecnico possa lasciare Bergamo dopo 9 anni di successi e soddisfazioni. L'allenatore avrebbe chiesto alla società di poter parlare con altri club, Roma su tutti che prima di qualsiasi altra società si era mossa per prendere Gasperini.
Ma come si è arrivati alla decisione di poter considerare la possibilità di andare via? Secondo quanto scrive il giornalista ed esperto di mercato Alfredo Pedullà, pare che alla proprietà non fossero proprio piaciute le dichiarazioni dell’allenatore dopo Atalanta-Parma: "Ho la sensazione che molti giocatori potrebbero salutare e non sono in grado di garantire gli stessi risultati.” Alla base della rottura infatti, ormai probabile, la comunicazione di poter cedere Ederson, Lookman e anche Retegui in caso di grande offerta. "Per la prima volta mi dispiacerebbe dover abbassare l'asticella".

Gasperini teme che l'Atalanta venga rifondata in estate
Gasperini ha dunque paura che la squadra in estate venga smontata e quindi non possa ambire alla zona Champions la prossima stagione. La difesa, con l’addio di Toloi, senza dimenticare il mancato di riscatto di Posch e forse anche di Kossounou, e con Scalvini che non gioca da quasi un anno per il doppio infortunio, andrebbe rifondata, togliendo risorse da investire in attacco dove sarà da rimpiazzare quasi sicuramente Lookman e Retegui e si dovrà capire quali saranno le condizioni di Scamacca rimasto fuori per quasi tutta la stagione dopo l'infortunio.
La Roma gli ha così proposto un contratto triennale e al momento filtra cauto ottimismo, con l'allenatore che vuole approfondire con la proprietà giallorossa le reali potenzialità del club. All'Atalanta non resta altro da fare che attendere che il suo allenatore valuti la possibilità di rinnovo fino al 30 giugno 2027 o 2028 come preferirebbe Gasp. Ma sullo sfondo c'è il pressing dei giallorossi che dopo il no incassato dal Como per avere Fabregas in panchina ora hanno virato con insistenza proprio su Gasp che ora vuole solo capire quale sarà il progetto tecnico prima del sì.