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Cosa rischia il Milan in Champions dopo gli scontri tra tifosi prima della partita con il PSG

L’UEFA ha osservato con attenzione gli scontri accaduti nella notte tra tifosi del Milan e quelli del PSG. Cosa dice il regolamento in termini di eventuali sanzioni dal punto di vista sportivo per il club rossonero.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Quella di ieri è stata una notte d'inferno vissuta a Milano per via degli scontri tra tifosi milanisti e del PSG sui Navigli alla vigilia della sfida di Champions di questa sera. Un'autentica guerriglia urbana in una zona dove si erano radunati i sostenitori parigini affollando i locali. Sul posto polizia e carabinieri per cercare di identificare i responsabili di quegli orribili scontri. Un tifoso del PSG, secondo la questura, è stato ferito in modo grave da 2 coltellate a una gamba ed è stato trasportato in codice rosso presso il Policlinico.

Scene che non hanno nulla a che fare con il calcio e che rischiano di rovinare lo spettacolo della Champions e di una partita, quella del Milan, fondamentale per il passaggio del turno dei rossoneri. Ecco perché in tanti oggi si chiedano se possano esserci ripercussioni sulla squadra dopo le violenze di ieri. Insomma, cosa può accadere al Milan dal punto di vista disciplinare a seguito della guerriglia urbana avvenuta nel capoluogo lombardo? Il codice disciplinare del calcio europeo è molto chiaro in tal senso.

Un po' come accaduto lo scorso anno in occasione della sfida agli ottavi di finale di Champions tra Napoli ed Eintracht Francoforte, la UEFA è stata spettatrice interessata di quanto accaduto nella notte a Mlano. L'Uefa Disciplinary Regulations, all'articolo 16 stabilisce le regole in termini di ordine pubblico e determina il perimetro di responsabilità e possibili sanzioni (che vanno dalle multe ai divieti di trasferta, fino alle chiusure parziali o totali degli stadi). La parte del regolamento che disciplina questo tema è molto chiara in merito.

"I club ospitanti e le associazioni nazionali sono entrambi responsabili dell'ordine e della sicurezza dentro e intorno allo stadio prima, durante e dopo le partite". I club sono dunque responsabili per incidenti di qualsiasi tipo, recita la norma al comma 1. Nella nota si legge: "Tutte le associazioni e i club sono responsabili a meno che non dimostrino che non sono stati negligenti in qualche modo nell'organizzazione della gara". Ecco, rileggendo l'articolo è facilmente intuibile come in questo caso il Milan possa dormire sonni tranquilli in termini di sanzioni.

La dicitura che evidenzia "dentro e intorno allo stadio prima, durante e dopo le partite" esonera il Milan, in quanto club, da ogni pericolo dal punto di vista sportivo. La collocazione geografica degli scontri infatti non è avvenuta all'interno o nei pressi dello stadio Meazza di San Siro, ma in una zona lontana dall'impianto sportivo e questo dettaglio evita al Milan di doverne rispondere in primo persona senza correre pericoli. Sul piano delle sanzioni, dunque, il Milan è al riparo da spiacevoli conseguenze.

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