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Covid 19

Coronavirus, il protocollo ufficiale inviato dalla Lega di Serie A a tutti i club

Con il recupero della ventiseiesima giornata di campionato, in programma nel prossimo weekend, il nostro campionato torna senza pubblico sugli spalti e con alcune restrizioni imposte dalla Lega di Serie A. Ecco i punti più importanti del protocollo ufficiale, che ogni società di calcio dovrà seguire in occasione delle partite.
A cura di Alberto Pucci
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Il campionato di Serie A è pronto a ripartire, dopo che il virus Covid 19 ha obbligato tutti i club a lasciare a casa i tifosi e a giocare a porte chiuse. In vista del recupero della 26esima giornata di campionato, in programma nel prossimo weekend, la Lega di Serie A ha comunicato a tutte le società il protocollo da seguire per far fronte all'emergenza Coronavirus.

A causa del protrarsi dell'emergenza Covid 19 in applicazione delle nuove disposizioni del presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM 4 marzo 2020), e alla luce del comunicato ufficiale FIGC numero 173/a del 4 marzo 2020, che ha decretato la disputa di tutte le competizioni sportive calcistiche a porte chiuse, la Lega Nazionale Professionisti Serie A dispone che i club predispongano:

Un servizio medico sanitario dotato di scanner per la rilevazione delle temperature agli ingressi dello stadio di tutti i soggetti autorizzati; un documento riassuntivo con tutte le norme igienico-sanitarie adottate in ciascun impianto sportivo, prima dello svolgimento di ciascun evento, da presentare alle autorità in caso di richiesta; una modulistica, a mezzo di autodichiarazione, atta a certificare che i soggetti ammessi all'interno dell'impianto abbiano attivato tutte le misure di controllo e prevenzione necessarie a ridurre il contagio a salvaguardare gli interessi degli individui, anche con specifico riferimento alle misure di cautela volte a prevenire la diffusione del Covid 19.

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Chi può entrare negli impianti con le porte chiuse

Ad integrazione di quanto già stabilito con circolare numero 22 del 27 febbraio 2020 si precisa che non sono ammessi tifosi all'interno dello stadio. Oltre ai calciatori, ai direttori di gara e agli altri componenti dello staff tecnico dirigenziale delle squadre, sono ammesse le seguenti categorie di soggetti:

Il personale con funzioni strettamente connesse all’organizzazione della gara nel numero complessivo di massimo 100 unità (a titolo esemplificativo, ma non esaustivo: i raccattapalle, i manutentori del campo, gli operatori di pulizia delle aree interessate), gli incaricati della procura federale, i delegati Lega, i medici anti-doping e i rappresentanti della commissione federale anti-doping, gli addetti della Sicurezza Pubblica, gli steward previsti nelle aree interessate, i VVFF e gli operatori di Pronto Soccorso, secondo le indicazioni approvate dal GOS, gli operatori televisivi e i giornalisti delle emittenti titolari dei diritti di trasmissione live, per ciascuna società un fotografo ufficiale e un social media manager, gli operatori dell'informazione preventivamente autorizzati e comunque nel numero massimo di 150.

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