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Coronavirus, aperta inchiesta su Liverpool-Atletico Madrid dell’11 marzo

Il sindaco di Liverpool, Joe Anderson ha ufficializzato una indagine che possa certificare il legame tra la gara di Champions cui parteciparono 55 mila persone, di cui 3 mila provenienti da Madrid, e i successivi decessi per il Covid-19: “Nessuna caccia ai colpevoli, credo nella buona fede ma servirà come importante precedente scientifico per il futuro”
A cura di Alessio Pediglieri
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Torna sotto processo il match di Champions League disputato tra Liverpool e Atletico Madrid dell'11 marzo scorso, indicato insieme ad Atalanta-Valencia uno dei principali motivi di focolaio del contagio di coronavirus. E' quanto emerge da una indagine che le autorità sanitarie hanno aperto per verificare un potenziale legame tra la partita di calcio di Champions League a Liverpool e l'aumento del coronavirus nella città inglese.

Il sindaco di Liverpool, Joe Anderson, ha infatti incaricato il nuovo responsabile della salute pubblica della città, Matthew Ashton, di vedere se c'è qualche legame effettivo tra i due eventi, dopo che un certo numero di decessi sono avvenuti, in crescita sospetta, nei giorni successivi alla partita dell'11 marzo tra Liverpool e Atletico Madrid.

L'inchiesta per certificare il legame tra la partita e la diffusione del contagio a Liverpool

Alla partita avevano partecipato 52.000 persone, di cui 3.000 tifosi provenienti da Madrid, quando la Spagna era già in blocco parziale per il diffondersi di quella che da lì a pochi giorni verrà ufficializzata come pandemia mondiale. Il Sindaco Anderson ha dichiarato di volerci vedere chiaro:  “Ho chiesto a Matt Ashton e alla sua squadra di condurre un'indagine completa su qualsiasi potenziale legame tra quella partita e la situazione con il coronavirus perché vogliamo capire se quella decisione di fare disputare comunque il match, abbia avuto un impatto negativo sulla salute dei cittadini. Ho chiesto a Matt Ashton di lavorare con le università per vedere se i dati possono darci un'indicazione"

Nessuna caccia alle streghe, ma un monito per il futuro

Il primo cittadino di Liverpool ha concesso il beneficio della buona fede dell'Uefa e dell'organizzazione che in quel periodo non potevano prevedere cosa si sarebbe diffuso nel mondo. Per l'occasione, i tifosi dell'Atletico erano stati autorizzati alla trasferta senza ancora sapere il pericolo reale del contagio. Anderson pretende di avere risposte nel rispetto di chi ha perso persone care o si sia ammalato: "Sarà un'indagine che avrà comunque un valore perché permetterà di vere un precedente e imparare dai propri errori nel futuro"

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