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Conte riceve un’unica domanda per strada dai tifosi del Napoli, non è sul futuro. Poi cita Califano

Antonio Conte in conferenza alla vigilia di Napoli-Genoa ha parlato del suo futuro, cambiando subito discorso.
A cura di Marco Beltrami
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Antonio Conte non ha voglia di parlare sul suo futuro al Napoli alla vigilia del match contro il Genoa, fondamentale per la corsa Scudetto. D'altronde a detta dell'allenatore azzurro, ai sostenitori non interessa questa vicenda ma solo quella relativa alle concrete possibilità di successo della loro squadra del cuore.

Conte e le domande dei tifosi, non c'entra il suo futuro

In conferenza Conte ha trovato un modo particolare per sviare l'attenzione rispetto alle voci di mercato sul possibile addio al Napoli. A suo dire questo argomento è secondario per il popolo partenopeo: "In questo momento il tifoso non mi fa questa domanda e quindi può non interessare questa risposta.  La domanda che mi fanno, oltre a ringraziarmi è: "Lo vinciamo (riferito allo Scudetto, ndr)? E io dico, ci proveremo sicuramente come stiamo facendo, con tutte le nostre forze".

Antonio Conte cita Franco Califano

E per chiudere il discorso Antonio Conte tira in ballo un grande della musica italiana è un suoi cavallo di battaglia, ovvero Franco Califano. L'allenatore ha dichiarato: "Questa sullo Scudetto è la domanda dopo il ringraziamento, di tutti. Tutto il resto è noia, Franco Califano".

Ma cosa manca al Napoli per vincere lo Scudetto, idee chiare per Antonio Conte ancora una volta: "Dobbiamo continuare, dobbiamo cercare di finire il lavoro. Mancano tre partite, il lavoro va finito, in base anche a cosa è stato detto a giugno. ‘Amma faticà', continuiamo a lavorare in maniera seria come fatto finora. Il tifoso sogna, come noi, qualcosa di importante, ma sto trovando grande maturità, almeno personalmente. Trovo persone che dicono la cosa più bella, ‘grazie', quindi il lavoro che stiamo facendo è apprezzato ed è la soddisfazione massima".

L'aspetto principale su cui lavorare è la testa, questo può spingere il Napoli al titolo: "Ciò che muove tutto è la testa, quello che mi piacerebbe, se dovessi aggiungere un altro vocabolo, che si sta anche perdendo anche nella crescita dei giovani è la resilienza, essere pronti a sopportare la fatica, l'ostacolo, superarlo, andare oltre. Spesso è volentieri appena arriva la fatica o l'ostacolo si molla".

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