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Conte martello: le urla a Brozovic durante Spezia-Inter

Ieri sera lo Spezia ha fermato l’Inter sul pareggio, il secondo consecutivo per i nerazzurri dopo quello di Napoli. Il vantaggio di Lukaku e compagni sulle inseguitrici resta ampio, ma Antonio Conte vuole raggiungere al più presto l’obiettivo Scudetto. Si spiegano così i suoi richiami coloriti verso Marcelo Brozovic, reo di non giocare semplice.
A cura di Valerio Albertini
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L'Inter è a un passo dalla vittoria dello Scudetto, ma i due pareggi consecutivi contro Napoli e Spezia non sono stati graditi da Antonio Conte, che vuole chiudere al più presto la pratica. L'ex allenatore della Juventus è consapevole che ormai sia solo questione di tempo, ma vuole mantenere la concentrazione alta per raggiungere l'obiettivo il prima possibile. Si spiegano così i richiami coloriti verso Brozovic nel match di ieri sera. Il croato tenta un passaggio difficile, che non va a buon fine. Il suo allenatore lo riprende immediatamente, chiedendogli di "non fare ste cagate". Brozo ribatte di aver visto il compagno libero di ricevere, ma Conte lo azzittisce immediatamente, ricordandogli di giocare semplice. Il tutto condito da imprecazioni.

Il metodo Conte: attenzione sempre al massimo per ridurre gli errori

Scene di questo genere, quando si parla di Antonio Conte, capitano in ogni partita, non solo ieri sera. Nessuna polemica con Brozovic, dunque, ma una semplice incomprensione di campo. D'altronde, come scritto in precedenza, l'allenatore dell'Inter sa di essere davvero vicino alla vittoria di uno Scudetto che la Milano nerazzurra aspetta ormai da 11 anni. Il suo metodo, inoltre, è sempre stato lo stesso in ogni squadra che ha allenato: Conte è un martello, non lascia mai tranquilli i propri giocatori, mantenendo sempre un livello di attenzione e concentrazione alti per ridurre al massimo gli errori e i cali di tensione. Più di un giocatore tra quelli che lo ha avuto come allenatore ha ammesso le sue difficoltà nel vivere costantemente sotto pressione, ma allo stesso tempo l'empatia che riesce a trasmettere Antonio Conte a chi deve riportare le sue idee in campo è merce rara nel calcio europeo. L'ex tecnico della Juventus è il classico allenatore per il quale i giocatori farebbero tutto, perché sanno che la strada tracciata per raggiungere l'obiettivo è quella giusta.

I miglioramenti di Brozovic sotto la guida di Conte

Non tutti i calciatori sono uguali. Qualcuno, come Christian Eriksen e Ivan Perisic, ha bisogno di più tempo per capire e sposare un metodo che inizialmente può destabilizzare, ma i risultati dimostrano che anche i più lontani dal modo di vedere il calcio e il modo di impostare il lavoro quotidiano di Antonio Conte riescono a raggiungere risultati soddisfacenti. Anche Marcelo Brozovic è uno dei capolavori dell'allenatore pugliese: anarchico, spesso discontinuo e testardo fino a qualche anno fa, in poco tempo si è trasformato nel metronomo perfetto per il suo centrocampo. Spesso, negli anni, il croato è finito in discussione. Non è successo quasi mai sotto la guida dell'ex allenatore della Nazionale, che ha parlato sempre bene di lui. Anche quando aveva deciso di provare l'esperimento Eriksen davanti la difesa, Conte non ha mai accantonato né rinunciato a Brozovic. Il contratto del croato scade nel 2022 e, se più di una volta è sembrato a un passo dal lasciare Milano, difficilmente potrà accadere finché il suo attuale allenatore resterà sulla panchina dell'Inter.

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