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Mondiale per club 2025

Con chi ce l’aveva Lautaro Martinez nel suo sfogo e perché Marotta ha nominato solo Calhanoglu

Lautaro Martinez ci mette la faccia ma non fa nomi, Marotta tira in ballo Calhanoglu dopo l’eliminazione dell’Inter: cosa si nasconde dietro alle rivelazioni dei due nerazzurri.
A cura di Ada Cotugno
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Il giorno dopo restano nuove macerie da raccogliere, pezzi da ricostruire e punti di sutura per chiudere le ferite ancora aperte. L'eliminazione dell'Inter dal Mondiale per Club getta nuove ombre addosso alla squadra che dal finale di stagione sembra aver perso la bussola: la sconfitta contro il Fluminense è pesante da digerire, così come pesanti sono state le parole a caldo di Lautaro Martinez e Beppe Marotta che aprono a spunti di riflessione in vista del mercato e sollevano tanti interrogativi.

Chi sono i giocatori contro i quali il capitano ha puntato il dito? E perché il presidente ha fatto proprio il nome di Calhanoglu? Diretto, senza giri di parole, un modo forse per focalizzare l'attenzione sul problema più evidente e sviare tante altre situazioni che invece non sono così cristalline, oltre che un tentativo di risvegliare l'orgoglio assopito di tutto lo spogliatoio che da qualche mese a oggi naviga in acque piuttosto agitate.

Perché Marotta ha fatto il nome di Calhanoglu

È chiaro che il principale indiziato per l'addio sia proprio il turco, quasi certo di salutare i nerazzurri nel corso di questa estate. Calhanoglu non ha mai giocato una partita in questo Mondiale per Club, dato che è infortunato dall'inizio del mese di giugno e non potrà tornare fino alla metà di luglio. Nel frattempo su di lui sono cresciute voci di un possibile trasferimento al Galatasaray e il suo atteggiamento non sembra quello di chi è pronto a smentire ogni cosa: foto in vacanza, messaggi criptici e telefonate che alimentano qualsiasi tipo di suggestione e che per forza di cose lo rendono uno dei protagonisti del discorso di Lautaro Martinez, confermato anche da Marotta che non ci pensa due volte a fare il suo nome.

"Chi vuole restare e continuare deve restare, chi non vuole…arrivederci" è stato il messaggio secco del capitano che ha cercato di dare una scossa a tutti i suoi compagni, mettendoci per primo la faccia nell'ennesima batosta arrivata in questi mesi. "Chiaramente questo discorso, tra le righe, lo dico io esplicitamente, è riferito a Calhanoglu" ha ribattuto il presidente ma la sua chiarezza non ha sgombrato il campo da dubbi: la sensazione è che abbia attirato tutta l'attenzione sul grosso caso di mercato che c'è in ballo in casa Inter, nel tentativo di lasciare in ombra tante altre situazioni che ancora restano da chiarire.

A chi si riferiva Lautaro Martinez

D'altronde il futuro di tanti protagonisti nerazzurri è ancora in bilico e la finale di Champions ha lasciato scorie importanti dal punto di vista fisico e mentale, restituendo ai tifosi una squadra scarica di testa e di gambe e che fa un enorme fatica a ricompattarsi davanti alle difficoltà di qualsiasi tipo. Per questo il discorso di Lautaro Martinez era rivolto a tutti i senatori in generale, chiamati a tirare fuori la grinta che manca da troppo tempo, ma per ricostruirsi dopo una stagione del genere serve cautela senza gettare tutti nel fuoco nello stesso momento, una strategia che Marotta sta cercando di seguire sbrigando soltanto un caso alla volta e partendo proprio da quello più palese.

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