Come sta oggi Zeman, il figlio Karel: “Papà è fragile ma fa il nonno e si gode la nipotina”

Zdenek Zeman non sa più cosa siano le sigarette, le avrà chiuse a doppia mandata da qualche parte. Per lui sono veleno. Ha sfumacchiato per l'ultima volta in faccia alla morte che gli aveva chiesto: hai d'accendere?. Oggi, dopo un ictus, due ischemie cerebrali e un intervento per l'applicazione di 4 bypass coronarici al cuore che sono stati un brutto colpo anche per un uomo tutto d'un pezzo come lui, sta meglio. "Papà è abbastanza debilitato ma sta facendo sempre maggiori progressi grazie anche alla fisioterapia. Dovrà farla per un bel po' di tempo", dice il figlio Karel che racconta quali sono le condizioni del padre, com'è cambiata la sua vita e cosa fa nella vita quotidiana oltre il calcio. Per quanto abbia cercato di restare nel suo mondo, in prima fila, il suo stato di salute non gli ha permesso di fare quel che gli è sempre piaciuto: insegnare calcio, allevare talenti, alimentare un sogno. In fondo, è stata sempre questa la sua vittoria più grande.
Zeman ha smesso anche con il tabacco che lo stava riducendo in cenere. "No, no… non fuma più" ha aggiunto Karel nell'intervista al Corriere della Sera. Il ricovero al Gemelli di febbraio scorso gli ha fatto togliere il vizio. L'età che avanza (ha 78 anni) e i malesseri hanno aperto una crepa nella scorza che lo contraddistingueva sul rettangolo verde "Oggi è un po' fragile. Nell'invecchiamento di solito si diventa o duri o sensibili. Lui ora è persino ipersensibile".
Posto che sta bene, al netto degli acciacchi e le conseguenze dei malori, la domanda più ricorrente è anche un'altra: come passa il tempo Zdenek adesso che il calcio può solo vederlo in tv, da osservatore esterno e non più dalla prospettiva del campo né della panchina? La risposta è semplice, semplice e restituisce un'immagine da Libro Cuore: "Fa il nonno e si gode la nipotina che vede in maniera frequente. Mia figlia Gioia ha tre anni e lui mi dice sempre che averla vicino gli cambia la giornata".
La foto di padre e figlio a mare insieme completa il quadretto familiare. È uno scatto insolito per il diorama sullo sfondo: il verde acquamarina ha preso il sopravvento sulle sfumature di verde dei prati da calcio. "Sì, stiamo passando l'estate tra Marsala e Mazara del Vallo – dice ancora Karel -. Mio padre riceve tante telefonate da parte di ex suoi giocatori. Eusebio Di Francesco e Giovanni Stroppa sono stati gli ultimi in ordine di tempo. Poi c'è sempre Beppe Signori che si tiene in contatto con Chiara, mia madre".
Bellissimo anche un altro scatto che invece risale a qualche settimana fa. Padre e figlio abbracciati, un messaggio a corredo che è una citazione di Hemingway: La vita ci spezza tutti, ma alcuni diventano più forti nei punti in chi si sono spezzati. Ora è Karel a proseguire la tradizione in panchina. E lo fa con una motivazione in più grazie all'incoraggiamento che riceve da papà Zdenek. "Adesso che io sono fermo, dimostra che il vero Zeman sei tu".