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Plusvalenze in Serie A: le ultime news

Come può cambiare la classifica con la penalizzazione della Juve e degli altri club coinvolti

Non rischia solo la Juventus nel caso venga accolta la richiesta di revocazione della sentenza di assoluzione nel primo processo sportivo per le plusvalenze: le classifiche di Serie A, B e C potrebbero uscire profondamente cambiate dal processo bis.
A cura di Paolo Fiorenza
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Il prossimo 20 gennaio è la data segnata sul calendario dalla Juventus e dagli altri 8 club (Empoli, Sampdoria, Genoa, Pisa, Parma, Novara, Pescara e Pro Vercelli) per i quali la Procura della FIGC ha chiesto la revocazione della decisione di assoluzione nel processo sportivo per le plusvalenze (sentenza dello scorso 15 aprile del Tribunale Federale, poi confermata dalla Corte d'Appello il 17 maggio).

In quella data è fissata l'udienza della medesima Corte d'Appello federale che dovrà pronunciarsi sul ricorso del procuratore Giuseppe Chinè, decidendo se questo sia ammissibile in ragione dei nuovi elementi sopravvenuti da lui addotti e che non erano nella sua disponibilità al momento del primo processo (ovvero il poderoso materiale probatorio raccolto in questi mesi dalla Procura di Torino nell'inchiesta penale che nel frattempo ha continuato a viaggiare e ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio della Juve e della sua dirigenza), oppure se accogliere la strenua difesa dei club fondata sul principio giuridico del "ne bis in idem", secondo il quale non può esserci, per uno stesso fatto, un nuovo procedimento nei confronti di un imputato che sia stato già giudicato in via definitiva.

Sampdoria ed Empoli sono le altre due squadre di Serie A oltre alla Juve per cui è stato chiesto il nuovo processo sportivo per le plusvalenze
Sampdoria ed Empoli sono le altre due squadre di Serie A oltre alla Juve per cui è stato chiesto il nuovo processo sportivo per le plusvalenze

La Procura si sente sicura delle proprie argomentazioni, forte di tutto quanto emerso dalle carte dell'inchiesta Prisma: una quantità massiccia di documenti, intercettazioni, email, interrogatori da cui si evincerebbero non già singole operazioni estemporanee su giocatori la cui valutazione è discutibile (capo d'accusa bocciato nel primo processo sportivo per l'impossibilità di definire in maniera oggettiva il valore di un calciatore), ma un vero e proprio sistema strutturato, organico al proprio modo di fare impresa calcistica con lo scopo di alterare i bilanci. Non già calciomercato a fini di competizione, ma "scambi incrociati di calciatori con altre società sportive non finalizzati a dotare la squadra di determinate qualità tecniche bensì di realizzazione di plusvalenze".

Non solo Juve: le società coinvolte e come può cambiare la classifica dei campionati

Sulla scorta del nuovo materiale di cui dispone, è possibile che la Procura federale, qualora ottenga la revocazione della prima sentenza di assoluzione e dunque abbia il via libera per il processo sportivo bis, si comporti in maniera diversa in sede di requisitoria, chiedendo punti di penalizzazione e non solo multe e inibizioni, come aveva fatto all'inizio di quest'anno quando aveva capito che non poteva andare oltre la contestazione del semplice illecito amministrativo (art. 31 comma 1 del Codice di Giustizia Sportiva).

La vecchia dirigenza della Juve rischia di lasciare in eredità un pesante fardello
La vecchia dirigenza della Juve rischia di lasciare in eredità un pesante fardello

Il pericolo dunque che si possa arrivare ad una pena afflittiva in termini di punti già in questo campionato per le società indagate non è campato in aria. La sanzione più pesante, ovvero l'esclusione dal torneo di appartenenza, è prevista solo nel caso in cui le plusvalenze fittizie siano servite ad ottenere l'iscrizione al campionato aggirando i paletti della Covisoc (art. 31 comma 2).

Qualora invece i club indagati abbiano ‘soltanto' aggiustato in maniera artefatta i propri bilanci costruendo comunque un vero e proprio sistema per alterare la competizione violando secondo l'accusa anche l'articolo 4 comma 1 (quello in cui sono tenuti all'osservanza "della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all'attività sportiva"), si potrebbe arrivare a sottrazioni di punti da applicare nei campionati in corso e non solo a semplici ammende.

  • Potrebbe dunque in primis cambiare la classifica della Serie A, con penalizzazioni più o meno pesanti per Juventus, Empoli e Sampdoria
  • A rischio anche la graduatoria della Serie B, dove potrebbero vedersi sottrarre punti nell'attuale campionato Genoa, Pisa e Parma
  • Infine anche le classifiche di Serie C potrebbero vedere penalizzate le altre squadre coinvolte nella richiesta di un nuovo processo, ovvero Novara e Pro Vercelli nel Girone A e Pescara nel Girone C

Un paio di certezze già ci sono: non rischiano più nulla Napoli e Chievo, i cui nomi erano presenti nel primo processo sportivo, e poi la tempistica dell'eventuale procedimento bis sarà molto veloce, dopo la riforma del Codice di Giustizia Sportiva del 2019. Insomma, se per vedere come finirà l'inchiesta penale a Torino si dovrà attendere ancora parecchio, sul fronte sportivo sarà tutto deciso entro qualche settimana.

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