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Come e dove si vedranno le partite di Serie A in TV dal 2024: tutti i nuovi pacchetti

L’assemblea della Lega Serie A ha approvato all’unanimità il bando per l’assegnazione dei diritti tv per il nuovo quinquennio 2024-2029. Ecco quali sono le novità previste, c’è anche l’ipotesi in chiaro.
A cura di Maurizio De Santis
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La Lega Serie A ha presentato il bando per la cessione dei diritti del prossimo quinquennio.
La Lega Serie A ha presentato il bando per la cessione dei diritti del prossimo quinquennio.

Come e dove si vedranno le partite del campionato di Serie A dal 2024 al 2029? Quanto costerà ai tifosi-utenti-spettatori e quanti abbonamenti andranno sottoscritti? Alla prima domanda si trova risposta nelle intenzioni della Lega Serie A che ha approvato all'unanimità il bando per l'assegnazione dei diritti tv per il nuovo quinquennio: chi vorrà partecipare all'acquisto dovrà mettere sul tavolo dell'assemblea dei presidenti una cifra minima di 1.2 miliardi all'anno per un triennio, salvo aggiungere un 10% ulteriore qualora l'interesse si sviluppi su quattro oppure su cinque anni (che è il periodo massimo per la concessione).

"Ci presentiamo sul mercato con un prodotto migliore, tecnicamente di alto profilo, con anche elementi che diamo per scontati come gli aspetti legati a var e fuorigioco semiautomatico", le parole dell'ad, Luigi De Siervo, che nel corso della conferenza stampa ha anche spiegato quali sono alcune delle novità incluse nell'offerta dei contenuti per alimentare l'interesse dello spettatore nei giorni del pre-gara e della gara stessa. "Sarà possibile girare nuove immagini anche sul pullman, sul campo quanto i giocatori fanno l’analisi pre-partita del terreno di gioco, il coinvolgimento dei club sarà
molto più significativo".

Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A.
Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A.

Otto pacchetti. È il ventaglio di opzioni individuate che comprende una serie combinazioni tra esclusiveco-esclusive (compreso il modello attuale tra DAZN e Sky) e la possibilità che le partite siano mandate in onda in chiaro per tutti a prescindere dai costi della pay-tv. Ecco quali sono nel dettaglio e quale sembra sia la formula che stuzzica maggiormente l'assemblea.

  • 10+3 è la formula che è in vigore attualmente: 10 partite in esclusiva a un solo operatore, 3 in co-esclusiva su satellite e su OTT
  • 6+3 (non in esclusiva) +1 (a pagamento o in chiaro): in questo caso sarebbero 6 i match in esclusiva, 3 non in esclusiva tra due emittenti, 1 che trasmessa in chiaro.
  • 9+1 (a pagamento o in chiaro): 9 partite in esclusiva a una emittente e una in esclusiva a un’altra emittente (che può essere in palinsesto con l'opzione della pay-tv oppure in chiaro)
  • 8 partite in esclusiva a una emittente +2 a un altro operatore
  • 7 partite in esclusiva a una emittente +3 a un altro operatore
  • 5+5 su 35 giornate: è la formula per altre 3 giornate di campionato prevede l'assegnazione a un broadcaster ulteriore
  • 10+10: è l'opzione che prevede la messa in onda di tutte le gare di giornata su due emittenti differenti tra esclusiva e co-esclusiva
  • 9+9 in co-esclusiva +1 (a pagamento o in chiaro): è questo il pacchetto più interessante con 9 partite a giornata trasmesse su due emittenti mentre la decima va in onda in chiaro ed è esclusiva di un altro broadcaster.

C'è una terza via a disposizione della Lega Serie A ed è direttamente legata a quale sarà l'esito delle contrattazioni con i soggetti disposti a investire nei diritti del calcio italiano. Se le offerte non dovessero essere soddisfacenti oppure a bloccare gli accordi ci fossero altri intoppo, allora la possibilità di avere un Canale della Lega Serie A diventerebbe un'opzione concreta da percorrere. Ne ha parlato lo stesso De Siervo: "Si tratta di una manifestazione vincolante per la creazione del canale per un periodo di 10 anni in cui un partner finanziario come distributore del canale può offrire un minimo garantito alla Lega e presentarsi lui sul mercato".

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