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Come cambierà la Juventus dopo i processi sportivi: l’intera rosa può essere rivoluzionata

La Juventus è pronta a dare il via alla rivoluzione in attesa di conoscere il suo destino a seconda delle varie sentenze giudiziarie che la vedono protagonista. Il club può sacrificare diversi big e mandare a scadenza tutti i contratti più onerosi.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La penalizzazione di 10 punti in classifica inflitta alla Juventus dopo la sentenza della Corte federale d'appello della Figc a seguito della nuova udienza del processo plusvalenze, può cambiare i piani della società. Lontani i tempi in cui i bianconeri acquistavano un big a stagione partendo dai vari Higuain, De Ligt e Cristiano Ronaldo (solo per citarne alcuni). Il forte impatto negativo dal punto di vista economico che ha avuto il Covid anche sul calcio, ha destabilizzato completamente gli equilibri del club bianconero. La Vecchia Signora aveva fatto le sue fortune su uno stadio di proprietà facendosi precursore in Italia di un processo di rinnovamento che lentamente sta coinvolgimento altre realtà del nostro calcio.

Questo ha avuto un impatto e un'incidenza importante anche sulle scelte di mercato e soprattutto sulle cessioni di giocatori che con un ingaggio notevole che sono stati poi portati a scadenza o ceduti. Il discorso relativo alle plusvalenze e le conseguenti sentenze che in questa stagione hanno destabilizzato la squadra e rivoluzionato completamente la classifica tanto da estromettere i bianconeri dalla Champions e probabilmente da tutte le competizioni Uefa, possono cambiare i piani della Juventus. La rosa potrebbe subire un forte ridimensionamento privandosi di quasi tutti i top player ripartendo dalla base creata dal club e valorizzata da Allegri, con validi elementi emersi dalla Next Gen.

Vlahovic e Di Maria indiziati numero uno per lasciare la Juventus a fine stagione.
Vlahovic e Di Maria indiziati numero uno per lasciare la Juventus a fine stagione.

Difficile pensare in questo senso che Angel Di Maria, ad esempio, possa restare in bianconero dopo una sola stagione e un contratto che sulla carta poteva essere rinnovato se solo ci fosse stata una situazione normale. L'argentino però, nonostante tutto, non ha rispettato le attese e secondo Sky Sport il rapporto tra il costo dell’ingaggio e il rendimento dimostrato in campo è ritenuto non più adeguato ai piani della prossima stagione e per questo il rinnovo quasi sicuramente non arriverà. Con un ingaggio da 6 milioni a stagione, il ‘Fideo' potrebbe non essere l'unico sacrificato dalla Juventus. Senza Champions e senza partecipazione alla competizioni Uefa, il danno economico per la società sarebbe importante, circa 50 milioni di euro. Ecco perché in questo senso bisognerà anche monetizzare dalle cessioni oltre a lasciar scadere i contratti onerosi di giocatori che hanno la deadline fissata al 30 giugno 2023.

In questo discorso rientra Adrien Rabiot che con un ingaggio da 7 milioni annui potrebbe non essere più una priorità per la società e per lo stesso Allegri che l'ha sempre considerato uno dei suoi punti di riferimento. La Juventus potrebbe dunque risparmiare qualcosa dagli ingaggi di Di Maria e Rabiot ma potrebbe anche sacrificare Dusan Vlahovic. L'ultimo acquisto oneroso in ordine di tempo effettuato dalla società, potrebbe presto lasciare la Juventus dopo appena un anno e mezzo. In questo senso il Bayern Monaco ha manifestato interesse per il giocatore e se arriverà l'offerta che la Juve si attende dai bavaresi il club la considererà con grande attenzione, ovviamente se verrà trovata un'alternativa ritenuta all'altezza. Alternativa che potrebbe anche trovare in casa con i vari Milik (in prestito dal Marsiglia ma con un riscatto non troppo dispendioso) e Kean (salvo offerte importante per il giovane centravanti), ma chiaramente numericamente la società dovrà comunque rimpinguare il reparto offensivo.

Pogba in azione contro la Cremonese prima dell'infortunio che ha chiuso definitivamente la sua stagione.
Pogba in azione contro la Cremonese prima dell'infortunio che ha chiuso definitivamente la sua stagione.

Non è chiaro se anche Chiesa possa lasciare o meno il club, ma l'ex Fiorentina sicuramente sarà oggetto di una riflessione maggiore prima di pensare a metterlo sul mercato. E allora da chi ripartirà la Juventus? Se dovesse rimanere Allegri in panchina potrebbe essere in forte dubbio anche la permanenza di Szczesny, non tanto per l'ingaggio, quanto per lo screzio pubblico post Siviglia di cui i due sono stati protagonisti con un botta e risposta. Il lavoro più difficile sarà piazzare i tanti giocatori che rientreranno dai prestiti come Arthur, Kulusevski, McKennie a Zakaria da cui la società vorrà monetizzare attraverso le cessioni. Sarà compito del nuovo diesse, con Giuntoli in pole per questo ruolo e con Giovanni Manna, attuale d.s. della Next Gen, come piano B.

La Juventus 2023-24 potrebbe ricominciare da un mix di giovani e senatori con una base formata dai vari Perin, Danilo, Bonucci, Gatti, Bremer, De Sciglio, Fagioli, Locatelli, Miretti, Kostic e Iling. Alex Sandro ha beneficiato invece del rinnovo automatico a 6 milioni a stagione ma a fronte di un'offerta importante la Juventus si libererebbe volentieri anche di lui. Capitolo Pogba: la Juventus è prigioniera del suo contratto da 3 anni a 10 milioni a stagione. Il francese, praticamente mai utilizzato quest'anno, potrebbe essere convocato dalla società a ridiscutere eventualmente delle cifre del suo ingaggio e di sicuro anche in questo caso non si opporrebbe a una sua cessione. A sorpresa potrebbe invece rinnovare Juan Cuadrado per un altro anno a patto di abbassare drasticamente il suo ingaggio attuale da 5 milioni. Con loro Allegri che avrà il compito di ricostruire dalle ceneri la nuova Juventus senza escludere eventuali ribaltoni in panchina che potrebbero riguardare anche il tecnico livornese…

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